Craco, alla scoperta del paese fantasma

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di Mariangela Tortorella

Un’atmosfera magica e surreale, un terreno argilloso e brullo governato da un “silenzio” unico e raro, vi accoglieranno nel paese fantasma della Basilicata…

 

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Craco, borgo medievale di raro fascino

Situato a circa 53 km da Matera, si trova il piccolissimo borgo medioevale, Craco, caratterizzato da una fragile e incantevole bellezza. Dopo aver percorso una serie di tornanti si raggiunge il paese color ocra e si rivela come una sorpresa… Una volta arrivati a Craco vi troverete immersi in un paesaggio surreale, quello dei celebri Calanchi, olivi antichissimi e cipressi.

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La storia di Craco

Non si hanno notizie certe sull’origine del nome, ma la prima testimonianza risale 1060, quando il territorio fu chiamato Graculum, ovvero piccolo campo arato.  Le prime tracce delle origini di Craco sono alcune tombe, che risalgono all’VIII secolo a.C. E’ probabile che il paese abbia offerto riparo ai coloni greci di Metaponto, quando questi si sono trasferiti in territorio collinare, forse per sfuggire alla malaria che imperversava nella pianura.  È nel 1963 che una grossa frana distrugge tutto, il centro viene evacuato costringendo gli abitanti a scappare.  Nel 1972 in seguito a diverse ed abbondanti piogge, un’alluvione peggiora la situazione. Qualche anno dopo,  nel 1980 un terremoto nella zona determina l’abbandono completo di Craco vecchia.

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Nonostante tutto, il borgo è rimasto intatto, trasformandosi in un paese fantasma. Nel 2010, Craco è entrato nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund, organizzazione internazionale che tutela i luoghi con rilevanza storico-culturale presenti nel mondo.
Nella primavera del 2011, il comune ha istituito un piano di recupero del borgo. Un vero e proprio percorso messo in sicurezza che permette di percorrere il corso principale del paese, fino a giungere a quello che resta della vecchia piazza principale.  Nel dicembre 2012, è stato inaugurato un nuovo itinerario, che permette di addentrarsi nel nucleo della città fantasma. Un luogo magico che di in anno in anno attira un numero sempre maggiore di viaggiatori, nel 2013, il centro storico ha registrato un’affluenza di circa 5.000 visitatori.

 

 

Cosa visitare a Craco

Una volta varcato l’enorme cancello che protegge il piccolo borgo, ha inizio il percorso verso che raggiunge quello che resta della vecchia piazza principale e dei palazzi nobiliari circostanti del XV secolo.

Nei pressi della chiesa madre, si fa subito notare palazzo Grossi, con i suoi affreschi a motivi floreali.  Si vede poi Palazzo Carbone, edificio della fine del quattrocento, con un ingresso monumentale. Proprio accanto a quello che un tempo era Palazzo Maronna, spicca il torrione che domina il paese, denominato “castello”, di cui si conservano ancora l’originale portale d’ingresso e la torre con bellissime finestre. Affacciati ad una finestra del bastione si può godere la vista dei famosi calanchi.

 

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Di Craco non si ammirano solo le sue rovine, ma anche i vicoli abbandonati in cui, forse suggestionati dal posto, sembra ancora di sentire delle voci lontane, che danno al luogo un’atmosfera mistica.  Secondo alcuni infatti, Craco sarebbe infestata da presenze arcane, in cui risuonano strani rumori, echi di voci, e misteriose forme luminose nelle abitazioni.

 

 

Importanti sono anche le contrade:

– Canzoniere: prende il nome da un’antica taverna. La storia narra che a gestire la taverna fosse una donna affascinante seduceva i suoi clienti, per poi ucciderli e metterli sotto aceto, facendone il piatto forte della sua osteria.
San Lorenzo: un’antica fontana a volta, dove palme alte convivono con gli olivi sullo sfondo di masserie, e i terrazzi che sembrano spalti a difesa di non improbabili attacchi.
– Sant’Eligio: protettore dei maniscalchi trova in Craco un tributo, con la sua cappella affrescata, forse del Cinquecento, con le sue scene di santi intorno a Cristo.

 

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Come visitare Craco

Per tutelare l’integrità del borgo è stato organizzato un percorso guidato messo in sicurezza.  Il paese fantasma si può quindi visitare con l’ausilio di una guida che vi accompagnerà in questo museo a cielo aperto. Adiacente al centro, chiuso da diverse transenne, c’è l’ufficio turistico del comune dove è possibile iscriversi per una visita guidata. Proprio per questo motivo il borgo può essere visitato solo in gruppi su prenotazione.
Prima di iniziare il percorso vi verrà fornito un simpatico elmetto giallo, molto utile per visitare la maggior parte delle costruzioni senza correre alcun pericolo.  Vi inerpicherete sui ripidi gradini, tra viottoli abbandonati, vicoletti e case silenziose per raggiungere poi l’antica torre da cui si gode di un panorama incredibile sull’arida pianura lucana e i magnifici Calanchi.  Un’emozione che toglie il fiato e resta impressa nel cuore!

 

Craco e il cinema

La bellezza scenografica di questo magico borgo rimanda alla mente ambientazioni da cinema, non a caso sono stati tanti i registi nazionali e internazionali a cogliere la suggestività del paesaggio, e hanno deciso di girare scene dei loro film tra le splendide rovine. Alcune delle più note pellicole più importanti che vi faranno apprezzare l’atmosfera del paese fantasma: La Passione di Cristo di Mel Gibson, Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, King David di Bruce Beresford e Agente 007 – Quantum of Solace di Marc Forster sono.

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