Quest’anno per festeggiare in maniera un po’ diversa i miei primi “enta” sono partita per un weekend alla scoperta di Firenze. Ho cercato di pianificare il tutto parecchio in anticipo, trovando delle buone offerte soprattutto con il treno. Per l’albergo ho scelto di alloggiare all’ Hotel Londra, poco distante dal centro e dalla stazione, una struttura pulita, accogliente ma non troppo economica.
Stai cercando un hotel a Firenze? Noi vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono oltre 3.500 strutture con prezzi, foto e recensioni dei viaggiatori. Vai su Booking.com >
La prima tappa una volta arrivata in città è stato l’ufficio del turismo dove ho ritirato la Firenze card che avevo precedentemente acquistato on line. Questa carta del valore di 50 € permette di utilizzare liberamente tutti i mezzi pubblici e di entrare in qualunque museo o luogo d’arte del capoluogo toscano. È utile per risparmiare ma soprattutto per evitare le lunghe file si paga, dai Musei alle Chiese.
Cosa visitare a Firenze
Gli argomenti del post
- Cosa visitare a Firenze
- Gli Uffizi
- Palazzo Vecchio e la Torre
- Cosa vedere a Firenze: il Museo Galileo
- La Basilica di Santa Croce e il Campanile di Giotto
- Il Duomo – Santa Maria del Fiore e la cupola del Brunelleschi
- Santa Maria Novella, i dipinti famosi e la Cappella Strozzi
- La Galleria dell’Accademia
- Cerca un hotel a Firenze
Il centro di Firenze è piuttosto piccolo, si gira a piedi e anche in modo piacevole, ogni angolo è ricco di storia e di arte.
La città è piena di negozi; dall’alta moda alle piccole botteghe, ed è in questo picco centro, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio culturale, che ci sono opere e palazzi tra i più famosidel mondo Firenze non è solo cultura e arte; particolari sono i mercatini all’aperto e le boutique d’alta moda e di sera la città si ravviva tra locali notturni e discoteche.
Gli Uffizi
Inizialmente venivano utilizzati come ufficio di giudici, magistrati e uomini di scienza fino al 1865 quando furono trasformati in museo dalla famiglia Medici, regnanti di Firenze, con un’esposizione di opere risalenti dal 13° al 18° secolo del più svariato genere: armi, statue, dipinti gioielli, strumenti scientifici, facendone una delle collezioni più interessanti del mondo. Tra le opere più importanti ci si incanta davanti “La nascita di Venere” di Botticelli e la famosa “Madonna sul trono ” di Giotto e ancora il dittico di Piero della Francesca “Federico da Montefeltro”.
Entrando al piano terra esposto al centro della stanza c’è il ritratto di Anna Maria dei Medici, ultima discendente della famiglia. Fu proprio lei a dovere cedere tutte le opere collezionate nel tempo dalla sua famiglia a quella dei Lorena, stipulando con loro un accordo secondo cui tutte le opere collezionate dai Medici dovevano rimanere a Firenze, facendo si che ancor oggi la città è una delle più ricche e belle di opere d’arte al mondo.
Al primo piano c’è la porta realizzata da Buontalenti, attraverso la quale si accede al Teatro Mediceo fatto realizzare da Francesco I. Di tutto il complesso rimane soltanto la porta, il mezzo busto di Francesco I e le travi in legno che si trovano al piano di sopra. Due rampe di scale ci hanno condotto all’ingresso del secondo piano a cui si accede attraverso ad un corridoio, Corridoio di Levante che ha un soffitto ricco di decorazioni realizzate tra il 1579 ed il 1581e precede l’entrata alle sale principali della galleria, dove sono esposti mezzi busti di marmo dedicati ai membri della famiglia dei Medici e a quella dei Lorena. Continuando al secondo piano la sala 2 è interamente dedicata a Giotto e l’arte del 200 dove c’è una delle sue opere più importanti: La Madonna di Ognisanti.
Le sale 5 e 6 sono dedicate ai pittori del gotico internazionale, dove ci sono le opere di Gentile da Fabriano, l’adorazione dei Re Magi. Proseguendo si arriva alla sala 7 dove è esposta l’opera di Masaccio “Madonna col Bambino e Sant’Anna”. Quest’opera è di particolare importanza perché per la prima volta si rappresenta Gesù completamente nudo. Nella sala 8 è possibile ammirare le opere di Filippo Lippi, come la Madonna col Bambino e due angeli; in questa sala importanti sono i Ritratti dei Duchi di Urbino di Piero della Francesca. Le sale 10-14 sono dedicata al fantastico mondo di Botticelli, un tempo parte del teatro Mediceo di cui sono ancora conservate le travi. Qui ci sono due delle principali opere dell’artista: La Nascita di Venere e La Primavera. Un capolavoro unico da cui non si riesce a staccare gli occhi.
La sala 15 è invece dedicata a Leonardo da Vinci, dove spiccano l’Annunciazione e il Battesimo di Cristo, del Verrocchio, considerata una delle prime opere databile dove Leonardo mette mano. La sala 25 presenta le opere di Michelangelo tra cui il famoso Tondo Doni mentre nella sala 28 La Venere di Urbino.
Terminata la visita nelle stanze, si prosegue attraverso il corridoio di statue romane e greche dove è possibile riconoscere Venere e il Porcellino originale prodotto da Tacca, ed è da questo corridoio, realizzato con una grande vetrata che si può godere di una splendida vista sul Ponte Vecchio.
Immancabile agli uffizi è una pausa sulla terrazza dove si può ammirare un panorama stupendo di tutta la città. Prima di concludere la visita, un’altra tappa importante sono le Nuove Stanze che fanno parte del progetto i “I Nuovi Uffizzi”. Si accede a queste stanze attraverso la nuovissima scala realizzata dall’architetto Natalini e dove ci sono due sale una Rossa e una Blu: la prima dedicata ai pittori Toscani del Cinquecento come Andrea del Sarto, il Bronzino e Raffaello e dove c’è la meravigliosa Madonna del Cardellino. La seconda sala è dedicata agli artisti del Cinquecento e del Seicento. A questo punto la visita è davvero giunta al termine, ma il percorso verso l’uscita regala altre sorprese. Si passa infatti per altre sale dedicate a capolavori di Caravaggio, come il meraviglioso dipinto Bacco e la Medusa e infine il dipinto di Paolo Uccello del 1438, la Battaglia di San Romano. Quest’opera è tornata agli Uffizi dopo un periodo di restauro ma è solo una parte del dipinto originale, le altre due sono ospitate una al Louvre di Parigi e l’altra alla National Gallery di Londra.
Leggi anche: Shopping & The City: sua maestà Firenze, tra retrò e gusto contemporaneo
Palazzo Vecchio e la Torre
La Torre sorge in Piazza la Signoria, è alta 95 metri ed appartiene al primo nucleo del palazzo costruito tra il 1299 e l’inizio del 1300. Al suo interno c’è una scala realizzata in pietra con 223 scalini che portano all’ultimo livello della torre. Un po’ affannati arriviamo in cima dove è possibile ammirare una meravigliosa Firenze come non l’ho mai vista.
Palazzo Vecchio è divenuto un museo che ospita alcuni dei più celebri artisti del Rinascimento fiorentino, con arredi d’epoca e capolavori unici come la Giuditta di Donatello, il Genio della Vittoria di Michelangelo e il Putto del Verrocchio. Questo palazzo è da sette secoli centro del governo fiorentino nonché simbolo della città. Costruito per essere un organo della Repubblica divenne una reggia ducale nel XVI secolo e oggi è sede del Comune di Firenze.
Cosa vedere a Firenze: il Museo Galileo
Non lontano da Piazza della Signoria c’è il Museo Galileo. Qui sono racchiusi gli strumenti scientifici databili dal XI al XIX secolo tra cui gli strumenti originali di Galileo, gli unici due telescopi esistenti, la lente obiettiva, il compasso geometrico e militare e il giovilabio. Il percorso espositivo di questo museo si articola in due sezioni. Si inizia con una raccolta degli strumenti geometrici raccolti dalla famiglia Medici, mentre della seconda parte fanno parte gli strumenti collezionati successivamente dai Granduchi lorenesi. Il palazzo dove ora sorge il Museo di Galileo inaugurato solo nel 2010, era già sede del Museo di Storia della Scienza.
La Basilica di Santa Croce e il Campanile di Giotto
Tappa immancabile passeggiando per i vicoli del centro fiorentino è la Basilica di Santa Croce, chiesa Francescana risalente al XIII secolo che attira i turisti per la sua grandezza e gli inestimabili tesori che conserva.
In Piazza del Duomo, alzando gli occhi al cielo, è possibile ammirare il meraviglioso Campanile di Giotto. Alto più di 84 metri e largo 15 è la più rappresentativa opera dell’architettura gotica fiorentina del ‘300. Rivestito in marmi bianchi, rossi e verdi, come quelli della vicina Cattedrale, è considerato il più bello d’Italia.
Quest’opera fu iniziata da Giotto nel 1334, proseguita da Andrea Pisano e infine terminata nel 1359 da Francesco Talenti, al quale si deve l’accoppiata di gusto senese e le grande trifore timpanate, che rendono l’edificio elegante pur rievocando lo stile classico che Giotto gli aveva conferito.
Il Duomo – Santa Maria del Fiore e la cupola del Brunelleschi
Accanto al campanile sorge Santa Maria del Fiore, conosciuta anche come il Duomo di Firenze. ’arcidiocesi può contenere fino a trentamila persone e proprio per le sue maestose dimensioni è una delle cattedrali più grandi e più belle d’Europa. Se vi stupisce dall’esterno provate ad entrare all’interno e rimarrete a bocca aperta.
Altro capolavoro del Duomo da ammirare è la Cupola del Brunelleschi: costruito tra il 1418 e il 1434, ha un diametro di 45,5 metri, pari a quello del battistero. Nota per la progettazione innovativa, fu costruita senza armature, con l’utilizzo di una doppia calotta con intercapedine, una interna, realizzata con conci a spina di pesce, con una funzione strutturale e quella esterna solo di copertura. Sulla cupola svetta una lanterna, disegnata dal Brunelleschi ma realizzata solo dopo la sua morte da Andrea del Verrocchio. La decorazione interna ad affresco fu realizzata tra il 1572 e il 1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari che presenta lo stesso tema iconografico del Battistero: il Giudizio Universale.
Santa Maria Novella, i dipinti famosi e la Cappella Strozzi
Nei pressi dell’omonima stazione, sorge il complesso di Santa Maria Novella che comprende la basilica domenicana e i chiostri monumentali. All’interno della chiesa ci sono opere di straordinaria importanza come la Croce di Giotto, la Trinità di Masaccio, il Crocifisso del Brunelleschi, la Cappella Tornabuoni del Ghirlandaio e la Bottega e la Cappella Strozzi di Filippino Lippi. I chiostri invece presentano rare testimonianze di affreschi fiorentini risalenti al periodo tra il 300 e il 400.
La Galleria dell’Accademia
Per concludere il weekend culturale abbiamo visitato la Galleria dell’Accademia, che deve la sua notorietà ad alcune sculture di Michelangelo, come le Prigioni, il San Matteo e il famoso David, maestosa opera risalente al 1873.
Firenze è così, piccola ma in ogni angolo in ogni chiesa si nascondono opere d’arte uniche e meravigliose.
Scopri le migliori offerte per dormire a Firenze
Cerca un hotel a Firenze