Oslo
, capitale della Norvegia, è letteralmente incuneata tra un gigantesco fiordo e chilometri di foresta. Sorprende subito i visitatori con la sua eclettica architettura. Decisamente moderna senza mai dimenticare il suo passato, tecnologicamente avanzata pur preservando il suo ambiente naturale, la città è senza dubbio un modello di società per il futuro e una scoperta mozzafiato per i turisti. La città fino al 1925 aveva un altro nome: Christiania, in onore del re Christian IV che la ricostruì dopo il tremendo incendio del 1624.
Di seguito troverete un’antologia di 12 cose da fare a Oslo per godere le tante sfaccettature del suo fascino avveniristico e antico allo stesso tempo.
Stai cercando un hotel a Oslo? Noi vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono oltre 180 strutture con prezzi, foto e recensioni dei viaggiatori. Vai su Booking.com >
Cosa fare e vedere a Oslo
Gli argomenti del post
- Cosa fare e vedere a Oslo
- 1. Il Castello o Palazzo Reale
- 2. Grünerløkka
- 3. Vista panoramica da Holmenkollen
- 4. Fiordo di Oslo
- 5. L’Opera
- 6. Fortezza di Akershus
- 7. Aker Brygge
- 8. Nordmarka
- 9. Museo di Storia naturale e Orto botanico
- 10. Frognerparken
- 11. Passeggiare lungo Damstredet e Telthhusbakken
- 12. Il Museo del folclore nordico
- Quando andare a Oslo
- Cosa mangiare a Oslo
- Cerca un hotel a Oslo
1. Il Castello o Palazzo Reale
Il Palazzo Reale è situato su un’altura, il Bellevue, a un’estremità dell’arteria principale di Oslo, Karl Johans gate, ed è uno degli edifici più importanti del paese, simbolo concreto del corso della storia norvegese.
Le attività di costruzione iniziarono nel 1824 e la prima pietra fu posta dal re Carl Johan il 1 ottobre 1825. Il palazzo fu ufficialmente messo in uso il 26 luglio 1849 dal re Oscar I.
I capi di stato stranieri che visitano Oslo soggiornano al Palazzo. Il Palazzo Reale è aperto alle visite durante la stagione estiva.
Visualizza questo post su Instagram
2. Grünerløkka
Grünerløkka
è una zona residenziale di Oslo, sul lato est di Akerselva, appena a nord-est del centro città. La maggior parte degli edifici è ancora costituita da case popolari della fine del XIX secolo.Nel XX secolo, l’area era in stato di totale abbandono. Nel corso dei decenni furono avanzate, a diversi livelli, numerose proposte di riqualificazione della zona. Grünerløkka è diventata oggetto di ampi progetti di rinnovamento urbano solo negli anni ’70 e ’80.
A partire dagli anni ’90, Grünerløkka è diventata una delle zone residenziali più belle e ambite di Oslo, abitata soprattutto da giovani. Il vecchio quartiere operaio si è trasformato in uno dei quartieri più alla moda della città sale per concerti e luoghi di intrattenimento, molti dei quali realizzati negli ex piccoli negozi.
Visualizza questo post su Instagram
3. Vista panoramica da Holmenkollen
Il termine Holmenkollen originariamente era il nome di una collina boscosa a Nordmarka. Nel tempo, questa collina ha dato il nome alle vicine zone residenziali, e non ultimo al complesso sportivo omonimo che è anche l’attrazione turistica più visitata della Norvegia.
In questo luogo straordinario, a venti minuti circa da Oslo, si trova soprattutto il Holmenkollbakken, il famosissimo trampolino simbolo dello sci norvegese dal 1892 quando che un giovane tenente norvegese vi effettuò un salto di quasi 10 metri dando vita a una nuova disciplina sportiva.
Attualmente, il trampolino ha una struttura portante curva realizzata con 1000 tonnellate di acciaio e raggiunge i 60 metri di altezza. Una piattaforma interseca il trampolino di lancio su un piano orizzontale offrendo una magnifica vista a 360º di Oslo e dei suoi dintorni.
Visualizza questo post su Instagram
4. Fiordo di Oslo
Universalmente Norvegia è sinonimo di fiordi: canali marittimi, stretti e allungati, circondati da alti promontori su tre lati che disegnano un paesaggio costiero unico al mondo. L’Unesco li ha dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 2005.
Il fiordo di Oslo ha una lunghezza di 100 km e lo costellano numerose isolette raggiungibili rapidamente e in traghetto da Rådhusbrygge (proprio accanto ad Aker Brygge). Hovedoya è l’isola più vicina a Oslo e ospita le rovine di una splendida abazia medioevale.
Se lo si osserva dal mare, il colpo d’occhio è veramente sensazionale: tra il verde brillante della vegetazione spuntano le deliziose casette colorate dei pescatori. Come per tutti gli altri fiordi norvegesi, anche a Oslo è possibile effettuare vari tipi di escursioni, a terra e via mare, per apprezzare l’incanto di questo spettacolo naturale che lascia i visitatori senza fiato.
Visualizza questo post su Instagram
5. L’Opera
La caratteristica principale del teatro dell’opera di Oslo è la sua architettura a forma di nave appoggiata sull’acqua. Si tratta di una costruzione che risale al 2008. Il progetto architettonico scelto tra i tanti presentati da professionisti di tutto il mondo, voleva essere decisamente moderno e avveniristico. L’interno dell’opera dispone di 2 auditorium di diverse dimensioni. Uno grande con una capienza di 1350 posti, e uno più piccolo con “soli” 400 posti.
Il tetto dell’edificio è stato realizzato con l’obiettivo di fondere l’architettura artificiale con la bellezza naturale del fiordo. Da qui si può godere della vista dell’arcipelago dei fiordi, dello skyline della città di Oslo e delle colline e delle montagne circostanti.
6. Fortezza di Akershus
La fortezza di Akershus è stata il centro della crescita e dello sviluppo della Norvegia per 700 anni. Il castello fu, infatti, costruito nel 1299 per proteggere e difendere il regno dagli invasori. Oggi ha lo status di simbolo nazionale ed è considerata il polmone verde della città oltre a ospitare una popolare area ricreativa.
Poiché la fortezza è realizzata in pietra e muratura, è uno dei pochi edifici rimasti in piedi dopo che l’incendio del 1624 distrusse la maggior parte delle città di Oslo. La fortezza di Akershus ospita il Museo della Difesa (storia militare norvegese) e il Museo della resistenza (storia della resistenza della Norvegia dai nazisti).
Visualizza questo post su Instagram
7. Aker Brygge
Aker Brygge
, nel centro di Oslo, brulica di vita 24 ore su 24 e invita residenti e turisti a vivere la vita cittadina e il fiordo in tutto il suo splendore. La Promenade è una delle zone più visitate di Oslo ed è il luogo ideale per fare una passeggiata o rilassarsi su una panchina con una tazza di caffè.
L’area è situata in posizione centrale nel paesaggio urbano e offre ottime opportunità di shopping c(dai marchi esclusivi alle più famose catene commerciali). Inoltre, lungo il molo, si trovano innumerevoli ristoranti e caffetterie. Molti di essi ricorrono a orti urbani in cui si coltivano erbe aromatiche e spezie da usare nelle loro prelibate preparazioni.
Visualizza questo post su Instagram
8. Nordmarka
L’enorme Oslomarka, ovvero le aree boscose e collinari che circondano Oslo, si estendono dal confine in 16 comuni. Tra queste, sicuramente, l’area più famosa è la foresta Nordmarka, con luoghi noti ai turisticome Sognsvann, Ullevålseter, Tryvann e Kikutsutua.
Nella Nordmarka si possono fare scursioni in bicicletta o a piedi, si può sciare o semplicemente godersi la bellezza della natura e dei numerosi corsi d’acqua e stagna che si trovano nel bosco.
Visualizza questo post su Instagram
9. Museo di Storia naturale e Orto botanico
Il Museo di Storia Naturale di Oslo si trova nell’Orto Botanico di Tøyen che risale all’inizio del XIX secolo e appartiene all’Università della città.
Il museo ospita la più grande collezione del paese di geologia, zoologia, paleontologia e botanica. L’attrazione principale è un modello di Tyrannosaurus Rex e il famoso fossile di Ida risalente a 47 milioni di anni fa e considerato l’anello di connessione tra le scimmie e gli uomini.
10. Frognerparken
Frognerparken
non è solo una delle attrazioni di Oslo, ma anche uno dei luoghi piùvisitati di tutta la Norvegia. È posizionato a pochi passi dalla stazione della metropolitana Majorstuen. Le 214 sculture in granito, ferro e bronzo del parco di Gustav Vigeland (famoso scultore norvegese), così come la più grande collezione di rose della Norvegia con oltre 14.000 rose di oltre 150 specie, fanno del parco un museo all’aperto, straordinariamente profumato, che attrae oltre un milione di persone ogni anno.
Frognerparken, con i suoi 467 metri quadrati, è il parco più grande del centro di Oslo.
Visualizza questo post su Instagram
11. Passeggiare lungo Damstredet e Telthhusbakken
Oslo, a causa dell’incendio che la distrusse nel 1624, non ha un vero e proprio centro storico. Due suggestive strade meritano, comunque, una visita per le loro caratteristiche e pittoresce casette colorate che risalgono al XVII e XVIII secolo. Queste due strade, Damstredet e Telthusbakken distano tra loro solo dieci minuti a piedi.
Visualizza questo post su Instagram
12. Il Museo del folclore nordico
Benchè si trovi sulla penisola di Bygdoe, il Museo del folclore nordico di Oslo è facilmente raggiungibile in bus.
Questo museo a cielo aperto è costituito da più di 160 edifici antichi di diverse regioni ed epoche (dal Medioevo al XX secolo): un vero e proprio viaggio nel tempo reso ancora più coinvolgente dalla presenza di attori in abiti tradizionali che. contribuiscono a rendere vivo il luogo.
Quando andare a Oslo
il periodo più piacevole per visitare Oslo è tra maggio e settembre, quando il tempo è bello e tutti i siti turistici sono aperti. In questo periodo è più agevole effettuare tutte le escursioni, a piedi o in kayak nel fiordo.
L’inverno, invece, sarà l’ideale per sciare. Durante il periodo natalizio, come in tutti i paesi nordici, Oslo si arricchisce di un’atmosfera unica, festosa, quasi magica.
Cosa mangiare a Oslo
La tradizione culinaria della Norvegia e della sua capitale si basa essenzialmente sul pesce. Tra i piatti più significativi citiamo:
- Il lutefisk: forse il piatto di pesce più particolareconsumato in Norvegia, con documenti che risalgono almeno al XVI secolo. Il lutefisk è un pasto composto da stoccafisso essiccato (di solito merluzzo, molva, eglefino o merluzzo bianco) imbevuto di liscivia.
- Il rakfisk: le radici di questo piatto norvegese risalgono al medioevo. Solitamente si prepara con pesci d’acqua dolce come trote e salmerini. L’odore forte deriva dalla salatura del pesce e poi dalla fermentazione per due o tre mesi, a volte anche fino a un anno. Quando è pronto, si mangia senza essere cuocerlo.
Scopri le offerte per dormire a Oslo >