Per conoscere il Pizzomunno dobbiamo recarci in Puglia e nello specifico a Vieste, borgo-gioiellino della costa garganica caratterizzato da un mare limpido e cristallino, spiagge di sabbia e colori intensi.
Questo incantevole contesto fa da scenografia naturale a una storia d’amore leggendaria, in pieno stile “favola italiana”. Percorrendo la costa di Vieste non si può che rimanere incantati e affascinati dall’imponente monolito bianco noto con il nome di Pizzomunno (in questa zona è stata girata anche una scena del film Wonder Woman).
Il faraglione di Pizzomunno è alto 25 metri e si staglia orgoglioso sulla costa, come una presenzapotente e rassicurante. Sorge all’inizio della spiaggia a sud del centro abitato, detta del Castello (perchè dominata dal Castello Svevo) o “Scialara” o “del Pizzomunno”. Per la sua imponenza sembra ergersi a guardia di Vieste e per il suo fascino è diventato il simbolo stesso della cittadina garganica.
Gente del posto racconta che a volte il faraglione scompare nella notte, vagando chissà dove, come un fantasma. Un racconto che affascina ancora di più, conoscendo la sua storia.
La leggenda di Pizzomunno e Cristalda
La tradizione tramanda di generazione in generazione una storiella, diventata leggenda, che ha origine nei tempi antichi quando l’attuale Vieste fosse solo un piccolo villaggio, a ridosso del mare, composto da poche capanne abitate da pescatori. In una di queste capanne viveva un giovane alto, bello e vigoroso di nome Pizzomunno. Nello stesso villaggio abitava anche una fanciulla di rara bellezza, con i lunghi capelli color del sole di nome Cristalda. I due giovani si innamorano e si amano perdutamente: sembrava che niente potesse separarli, neanche le tante fanciulle che non avevano occhi che per lui.
Pizzomunno ogni giorno affrontava il mare con la sua barca per le sue battute di pesca e puntualmente si imbatteva nelle sirene, le quali, innamorate perse dello sguardo del giovane pescatore, emergevano dal mare per intonare dolci canti in suo onore. Le splendide creature marine non si limitavano però, solo a cantare, ma gli offrirono diverse volte l’immortalità se lui avesse accettato di diventare il loro re e amante.
Ma l’amore del giovane per Cristalda rendeva vane le loro offerte: Pizzomunno rispondeva che il suo amore per la bellissima Cristalda non poteva finire, nemmeno dopo la morte.
Sentendosi rifiutate, una sera d’estate in cui i due innamorati si era appartati sulla spiaggia al chiaror di luna, le sirene, colte da un raptus di gelosia, aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondità del mare. Invano Pizzomunno si lanciò all’inseguimento delle sirene rincorrendo la voce dell’amata, ma la stanchezza e la disperazione ebbero il sopravvento. Il giorno seguente i pescatori ritrovarono il giovane pietrificato dal dolore nel bianco scoglio che porta ancora oggi il suo nome. Ma l‘amore vero e puro è anche immortale e infatti si dice che ogni cento anni la bella Cristalda torna dagli abissi per raggiungere il suo giovane amante e rivivere per una notte sola sulla loro amata spiaggia il loro antico amore. Se nella notte del 15 agosto vi sembrerà di non vedere l’imponente faraglione, non vi preoccupate…è una di quelle notti lì!
La leggenda di Pizzomunno e Cristalda è stata tramandata anche con diverse varianti e una di queste è quella che Max Gazzè canta alla 68° edizione del Festival di Sanremo.
Secondo la versione del testo di Gazzè, Cristalda era anch’essa una sirena e che il suo amore, contraccambiato dal giovane Pizzomunno, provocasse la gelosia delle sorelle. Le sirene trasformano il giovane in una roccia, permettendo ai due di potersi ricongiungere solo per una notte ogni cento anni.
Un’ultima curiosità legata al faraglione di Pizzomunno: se gli girate intorno ed esprimete un desiderio, questo si avvererà!