Giappone: quando e come visitare il Monte Fuji e la regione dei laghi

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Tokyo – Circondato da laghi e boschi, il Monte Fuji rappresenta il simbolo paesaggistico più famoso del Giappone. Quando si immagina un panorama nipponico, alla mente sovviene subito il suo cono simmetrico, elegante, con l’immancabile cima innevata. Il Fuji è un vulcano dormiente di 3.776 metri. È la montagna più alta del Giappone e si trova sull’isola di Honshu, la più grande e popolosa dell’arcipelago nipponico. Sulla stessa isola si trovano Kyoto, Osaka, Hiroshima e la capitale Tokyo, che dista circa un centinaio di chilometri dal Fuji: nelle giornate senza foschia, si può vedere all’orizzonte il suo celebre cono. Ovviamente, il Fuji è una delle mete turistiche più apprezzate del Paese, meta ogni anno di migliaia di visite sia da parte dei giapponesi che degli stranieri.

Come visitare il Monte Fuji in Giappone

Il Fuji protagonista di arte e cultura

Il Fuji ricopre un ruolo importante nella cultura giapponese. Il vulcano è considerato sacro nella religione shintoista, tradizionalmente si ritiene che sia la dimora di una divinità e che abbia esso stesso qualità divine. Anche per i buddhisti è un luogo sacro, arrivare alla sommità condurrebbe all’illuminazione. La divinità shintoista legata al monte Fuji è Konohanasakuya-hime, la principessa del ciliegio in fiore. Salendo sul monte si incontrano santuari a lei dedicati.

Un tempo la salita alla cima era consentita solo ai pellegrini maschi, le donne dovevano fermarsi obbligatoriamente in un rifugio a metà strada. Il tabù fu infranto nel 1869 quando Lady Fanny Parkes, moglie dell’ambasciatore inglese in Giappone, arrivò alla cima. In realtà, il divieto era stato cancellato l’anno precedente, ma prima di lei nessuna aveva deciso di salire sul sacro monte.

La grande onda di Kanagawa

Il Fuji con la sua eleganza ha ispirato nel tempo anche gli artisti. Celebre è la serie di stampe “Trentasei vedute del monte Fuji” del maestro Hokusai, famosissimo esponente del genere Ukiyo-e. Si tratta in realtà di una raccolta di quarantasei xilografie realizzate tra il 1826 e il 1833. La più famosa della serie è sicuramente “La grande onda di Kanagawa“: protagonista è il mare, ma sullo sfondo troneggia il cono imbiancato del vulcano. Anche Hiroshige, altro noto maestro dello stesso stile molto apprezzato anche in Occidente, produsse una sua versione delle trentasei vedute del monte.

Arrivare alla cima

La sommità del vulcano è ricoperta di neve per dieci mesi all’anno. Si può accedere alla montagna dal 1 luglio al 28 agosto, per ragioni di sicurezza. Come spiega l’Ente Nazionale del Turismo Giapponese la salita è piuttosto facile, in media ci si impiega sei ore, mentre il tempo si dimezza per scendere a valle. Ci sono diversi sentieri, il più frequentato è il Kawaguchiko-Yoshida-guchi, lungo il percorso ci sono venti rifugi. Il sentiero inizia alla Quinta stazione del monte Fuji, a 2.305 metri di altezza, raggiungibile comodamente in autobus.

Si può cenare e passare alcune ore della notte in un rifugio per poi procedere verso la cima quando ancora buio, per godersi lo spettacolo dell’alba dalla sommità del vulcano. Il consiglio dell’Ente è di prenotare con ampio anticipo il soggiorno al rifugio prescelto, perché sono molto affollati.

La Regione dei cinque laghi

I laghi che si estendono ai piedi del vulcano contribuiscono a rendere fiabesco il paesaggio. Sono cinque. Sul Kawaguchi-ko il monte si riflette perfettamente, si può fare una gita in barca sulle sue acque. Sai-ko è un piccolo lago circondato dal Mare di alberi di Aokigahara, una rigogliosa foresta. Shoji-ko è il lago più piccolo, mentre Motosu-ko è il più profondo e il più tranquillo. Il lago di Yamanaka-ko è il più grande, le sue sponde sono meta di turismo .

 

 

La città di Fujiyoshida e la pagoda Chureito

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Fuji-Yoshida è dominata dal santuario shintoista di Fuji-Sengen, di cui fa parte anche la celebre pagoda Chureito. Costruita nel 1963, la pagoda è un monumento alla pace. Il santuario è un bellissimo luogo da cui ammirare un panorama da cartolina, particolarmente apprezzato durante la fioritura primaverile dei ciliegi. Si può raggiungere a piedi dalla stazione ferroviaria della città, oppure con il bus dalla stazione di Kawaguchiko.

 

E dopo tanto camminare…relax alle terme

Gli onsen (le terme giapponesi di cui abbiamo parlato qui raccontando del rapporto privilegiato che i macachi hanno con queste sorgenti) sono numerosi e sorgono principalmente in prossimità dei laghi. Le stazioni termali sono sia private che pubbliche, alcune offrono agli ospiti anche la vista del monte Fuji dalle vasche.

 

Come spostarsi e dove alloggiare

Il Monte Fuji e i cinque laghi sono collegati benissimo tra di loro e anche con le grandi città. L’efficienza giapponese non manca nemmeno in questa regione. Il punto di partenza ideale è Tokyo: che scegliate di viaggiare in treno o in autobus, la capitale è la base ideale per organizzare la gita al vulcano. Per esempio, treni da Shinjuku conducono a Otsuki, dove si può cambiare e raggiungere Kawaguchiko. La regione dei cinque laghi è molto turistica e non mancano alberghi, bed and breakfast e guesthouse nei luoghi di maggior interesse.

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