Gli onsen giapponesi: alle terme tra neve e macachi

Takaragawa onsen terme giapponesi

Tra grattacieli, traffico e frenesia, la vita nelle metropoli giapponesi è davvero stressante. Ma il Giappone offre veri e propri paradisi per chi vuole fuggire dal caos cittadino: gli onsen. Si tratta delle terme giapponesi: onsen è la parola con cui si indica proprio la stazione termale.

Le terme giapponesi

Onsen, i sento e la bellezza della neve

Gli onsen tradizionalmente sono le terme naturali, in cui cioè le sorgenti d’acqua sgorgano dalla terra già calde, principlamente per fenomeni vulcanici che in passato hanno interessato quelle aree. In città è possibile trovare invece i sento, che sono bagni pubblici la cui acqua viene scaldata artificialmente. In Giappone si stima ci siano oltre tremila onsen. Sono mete turistiche molto apprezzate non solo dagli stranieri, ma in primis dai giapponesi. Particolarmente amati gli yukimi, ossia gli stabilimenti termali all’aperto dove è possibile bagnarsi osservando la neve. Si trovano in montagna e sono sempre molto frequentate.

 

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Scordate i vestiti, ma non il galateo

Nel frequentare un onsen è importante essere educati e rispettare le regole del posto. Le stazioni termali giapponesi solitamente hanno ingressi e zone separate per uomini e donne, ma si trovano anche stabilimenti misti. Ci si immerge nudi: il pensiero è che solo il corpo vada bagnato, perché altro potrebbe sporcare l’acqua. I capelli lunghi vanno legati e prima di entrare in acqua bisogna lavarsi accuratamente. Un’ulteriore accortezza può essere quella di chiedere se i propri tatuaggi possano costituire un problema, perché in alcuni stabilimenti termali l’ingresso è vietato alle persone tatuate, per il legame che in Giappone sussiste tra tatuaggi e criminalità organizzata. Negli onsen è consentito parlare, ma con toni moderati per non disturbare l’altrui quiete.

 

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Jigokudani e il relax delle scimmie

Nella prefettura di Nagano, a un’altitudine di 850 metri nella valle del fiume Yokoyu, si trova il parco Jigokudani. La “valle dell’inferno”, chiamata così per i vapori di acqua calda e il paesaggio roccioso. Qui i macachi si sollazzano, facendo il bagno nelle vasche di acqua termale, da cui traggono grandi benefici. Per niente infastidite dalla presenza dell’uomo, le scimmie si riscaldano nell’acqua per far fronte al rigido clima invernale, ma anche per rilassarsi – come tutti del resto. Le temperature nella zona sono infatti molto rigide d’inverno, la neve cade copiosa. I macachi immersi nelle acque termali, con il muso rosso e i ciuffi di pelo innevati, sono diventati iconici da quando nel 1970 la rivista Life dedicò loro la copertina.

nagano macachi onsen terme giapponesi

Si può raggiungere Jigokudani in auto o con i mezzi. Ottimi suggerimenti si possono trovare sul sito del parco Jigokudani. Lungo la strada per raggiungere l’area naturale, si incontrano altre stazioni termali come Yudanaka e Shibu, dove ci si può fermare. Altrimenti, è possibile visitare il parco in giornata da Tokyo, come gita fuori porta.

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