I luoghi del film: Pinocchio (2019)

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Da poco uscito nelle sale, Pinocchio è l’ultimo film del regista Matteo Garrone, e come da suo stile anche per questo film è riuscito a scovare grazie allo scenografo Dimitri Capuani, location fiabesche nel nostro bel paese: paesi e paesaggi che sembrano proprio essere l’ambientazione perfetta di una fiaba per bambini.

Dove è stato girato il film Pinocchio (2019)

Secondo i cultori dell’opera, Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino è ambientato nei dintorni di Firenze – città natale dello scrittore Carlo Collodi – e in particolare nelle località di Castello, Peretola, Osmannoro e Sesto Fiorentino. Garrone nel suo film si rifà a quanto illustrato nell’opera originale ma si sposta oltre che in Toscana, anche in Puglia e nel Lazio.

La trama

Pinocchio è un favola scritta da Carlo Collodi nel 1883. La storia racconta di un vecchio falegname di nome Geppetto che per contrastare la solitudine scolpisce un burattino di legno che chiama Pinocchio. Il burattino viene portato in vita da una fata blu, che gli dice che può diventare un vero ragazzo se si dimostrerà “coraggioso, sincero e altruista”. Gli sforzi di Pinocchio per diventare un vero ragazzo comportano incontri con una moltitudine di personaggi sgradevoli.

Le scene del film in Toscana

Il villaggio di Geppetto in Val di Chiana

Tra le colline della Val di Chiana senese sorge Sinalunga, una cittadina che conserva ancora resti preistorici ed etruschi di grande valore; la sua frazione, la località La Fratta è stata scelta come ambientazione per il villaggio di Geppetto. La Fratta è un borgo medievale che sorge tra le mura della storica Tenuta La Fratta, sulla via consolare Cassia (una delle più importanti strade dell’antica Roma).

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Quello che forse non sapete è che alla Tenuta La Fratta è possibile alloggiare oltre che mangiare l’ottima carne chianina tipica di queste zone.

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Le scene del film Pinocchio in Puglia

Diverse settimane di riprese in giro per la Puglia: la troupe ha fatto tappa nelle città di Ostuni, Fasano, Monopoli, Polignano, Noicattaro, Altamura, Gravina e Spinazzola.

Noicattaro

Noicattaro è un paesino a 16 km da Bari caratterizzata da un groviglio di stradine, scalinate, abitazioni in pietra e un centro storico a forma di cuore che, un gioiellino di altri tempi, con la Collegiata di Santa Maria della Pace in stile romanico del 12°-13° secolo, la Torre dell’Orologio, la fontana delle Testuggini e l’arco d’ingresso al castello.

Ma non sono queste affascinanti testimonianze storiche a comparire nel film, bensì il Teatro cittadino: situato in Via Carmine, nel centro del paese, con soli 50 posti a sedere si configura come il più piccolo teatro del mondo. In realtà la struttura risale al 1800 e originariamente i posti a sedere erano 200 e fu costruito sulle basi di un frantoio ipogeo, quindi sotterraneo. Per i nojani questo teatro è un simbolo importante perché simbolo della rinascita dopo le difficoltà affrontate nel 1815 a causa della peste che colpì l’intera Europa.

In questo spazio Matteo Garrone ricrea il teatro di Mangiafuoco e per accedervi secondo i canoni del teatro all’italiana, vi è una scala che conduce giù e lo spazio è diviso tra spettatori (a sinistra, e a loro volta divisi ancora oggi in base alle classi sociali) e attori (a destra). Attualmente il teatro, chiuso negli anni ’60 per questioni di igiene pubblica, è sotto la tutela del FAI.

 

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Parco nazionale dell’Alta Murgia

Nel Parco nazionale dell’Alta Murgia, tra Altamura, Gravina in Puglia e Spinazzola sono state girate le scene delle distese verdeggianti intramezzate da fogliame e roccia.

Si ipotizza che tra questi campi sia stata girata la scena dell’impiccagione, mentre di Gravina in Puglia si riconosce chiaramente il viadotto Madonna della Stella, un ponte ad archi che collega le due sponde del torrente Gravina, costruito intorno agli anni ’80 del 1600 per permettere ai fedeli di raggiungere la chiesa della Madonna della Stella. All’interno di una delle masserie fortificate di Altamura è stata ricreata la casa della Fata Turchina (quella in cui vive da adulta insieme alla Lumaca).

 

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Ostuni e Fasano

Altre masserie dove sono state girate scene di Pinocchio (2019) sono l’esterno della Masseria Jesce (da visitare perché conserva un’antica cripta dedicata a San Michele Arcangelo, con affreschi raffiguranti episodi del ciclo mariano); mentre per gli interni Garrone ha preso in prestito la vicina masseria Patrone.

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Per dare vita al Paese dei Balocchi in cui i bambini poco volenterosi si recano convinti di non poter fare nulla e finendo poi, loro malgrado, per essere trasformati in asini, la troupe ha girato delle scene sempre in una masseria situata nelle campagne tra Ostuni e Fasano. In queste zone avviene anche l’incontro tra il Gatto e la Volpe alias Massimo Ceccherini e Rocco Papaleo.

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Polignano a Mare

Nelle acque azzurre sovrastrate dalle candide case del borgo medievale di Polignano a Mare, Garrone ha girato la scena del pescecane.

 

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Le scene del film nel Lazio

Villa Catena a Poli

Terzo regione dove è approdata la troupe di Pinocchio è il Lazio. Le riprese hanno riguardato Villa Catena, un complesso monumentale situata nel comune di Poli (nei pressi di Roma), nota anche per essere stata acquistata nel dopoguerra da Dino De Laurentis per amore di Silvana Mangano. Oggi è uno dei luoghi protetti dal FAI.

Nel film la Villa si vede in molte scene, per esempio quella del cane Medoro ma soprattutto ha ospitato la scena finale, quando Pinocchio diventa un bambino: una bellissima panoramica permette di ammirarla con anche l’immenso parco.

 

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