Quello che succede a Las Vegas, rimane a Las Vegas!
Contravvenendo a questo slogan diventato ormai l’unica regola che nella “Sin City” non si può infrangere, voglio raccontarvi il mio viaggio nella capitale mondiale del divertimento e della trasgressione.
Ho respirato aria di Las Vegas appena messo piede al McCarran International Airport: mi sono guardata intorno e… qualcosa non tornava… assistenti di volo, negozi, passeggeri frettolosi, slot machines…Slot machines?! Sì! Avete letto bene! Una serie di slot machines poste nelle aree d’attesa dava il benvenuto ai viaggiatori invitandoli a ingannare l’attesa del proprio volo con una giocata! Non ci potevo credere!
Prendo un taxi per il centro e, dopo circa 8 minuti di viaggio, intravedo l’inconfondibile skyline glitterato di Las Vegas, e in un attimo mi ritrovo sulla Strip a ubriacarmi di luci e musica.
Devo ammetterlo, partivo prevenuta nei confronti di questa città e di quello che poteva offrire ai visitatori. Ho sempre pensato a Las Vegas come a una sporca accozzaglia di alberghi e casinò, una città priva di interesse agli occhi di una persona che, come me, è refrattaria a qualsiasi tipo di gioco d’azzardo e che a stento gioca a mercante in fiera. E invece mi sono dovuta ricredere. Ho passato due giorni interi esplorando questo scintillante “Paese dei balocchi” che, al contrario di quanto si creda, offre non solo divertimenti per adulti ma anche svaghi e passatempi per famiglie. Concerti di star internazionali, spettacoli del Cirque du Soleil e altri show ancora animano le notti della Sin City all’interno di alberghi dagli stili un po’ stravaganti, a volte eccessivi, ma economicamente accessibili, più di quanto non si creda.
Giganteschi billboards a neon, luci e flash intermittenti, ristoranti incorniciati da illuminazioni coloratissime e, ovviamente, un numero spropositato di casinò dalle insegne abbaglianti e tentatrici mi hanno restituito un fedele ritratto della Las Vegas immortalata in decine di film americani: da La Città Nera a Ocean’s Eleven passando per Crashing Las Vegas.
Basta fare un giro nella celebre “Strip” per capire come questa città sia, senza ombra di dubbio, l’ennesimo esempio di megalomania americana, la rappresentazione urbanistica del motto “Grande è bello”: è in questo che, a mio parere, risiede il suo fascino. Con i suoi circa 7 chilometri di intrattenimento allo stato puro, la “Strip” è la via di Las Vegas su cui si affacciano casinò e alberghi, vere attrazioni della città. Gli alberghi di Las Vegas sono veri e propri parchi tematici che racchiudono al loro interno meraviglie tutte da scoprire: raffinati ristoranti, beauty farm, auditorium, discoteche, sale concerti, lussuosi shopping center, circhi e musei e, ovviamente, gli immancabili casinò. Il tutto è tematizzato e in linea con lo stile dell’Hotel di appartenenza. Preparatevi perché non ce la farete a visitare tutto in un giorno!
Partendo dal fondo del Las Vegas boulevard (nome originale della Strip) incontriamo il Mandala Bay Hotel, al cui interno si può visitare lo Shark Reef, l’unico acquario nord americano dedicato ai pesci predatori, e il Luxor Hotel, che vince la sfida della spettacolarità poiché si presenta a forma di piramide nera con all’interno un’ambientazione in stile egiziano. Proseguendo, scorgiamo la torre medievale dell’ Excalibur, un hotel che riproduce le forme di un vero e proprio castello del medioevo e che presenta, al suo interno, ambientazioni tipiche da Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda.
Il New York hotel invece, poco più avanti, riproduce lo skyline della Grande Mela: la Statua della Libertà accoglie i turisti i quali, una volta dentro, potranno visitare l’albergo dagli interni ispirati a Wall Street, passeggiare all’esterno tra l’Empire State Building, il Chrysler Building e il ponte di Brooklyn, o fare un giro sul roller coaster che li attraversa. Sul versante opposto della Strip troviamo invece l’ MGM, il secondo hotel più grande del mondo, ispirato al cinema di Hollywood e location dello spettacolo “Kà” del Cirque du Soleil. Nelle vicinanze si trovano anche l’Hotel Tropicana, il nuovo Aladdin e l’Hotel Montecarlo.
Proseguendo sulla “Strip” incontriamo una splendida Tour Eiffel “in miniatura” (si fa per dire), alta 165 metri, che ci dà il benvenuto al Paris Las Vegas Hotel il quale riproduce alcune famose attrazioni di Parigi come l’arco di Trionfo, l’opera di Garnier e il Louvre.
A questo punto entriamo nell’angolo “cinematografico” della Strip: il Bellagio e il Caesar Palace Hotel sono stati infatti teatro delle riprese, rispettivamente dei film “Ocean’s Eleven “ e “Una notte da leoni”.
Il Bellagio riproduce lo stile delle case del lago di Como e ogni sera offre ai turisti un suggestivo spettacolo di giochi d’acqua, luci e musica che si svolge nel lago artificiale su cui lo stesso albergo si affaccia: le fontane che danno vita a questo spettacolo sono considerate una delle più suggestive attrazioni dell’hotel che vanta, al suo interno,anche un museo e una galleria d’arte.
Il Caesar Palace invece, presenta uno stile che richiama visibilmente l’Impero romano: i visitatori possono passeggiare (e perdersi) tra le vie e le statue dell’antica Roma ricostruite all’interno, rilassarsi nella piscina imperiale o fare spese all’interno dello shopping center, in cui si possono trovare gadget di ogni tipo, sempre ispirati all’Impero. Nelle immediate vicinanze troviamo anche il Mirage Hotel, una sorta di rifugio tropicale popolato da fauna selvatica (autentica!). Tra le tante attrazioni, è presente la riproduzione di un vulcano in attività, spettacolo offerto ogni sera ai visitatori.
Il Treasure Island Hotel si ispira invece alle battaglie dei pirati dei caraibi ed è sede di uno degli spettacoli piu affascinanti del Cirque du Soleil, Mistere.
Il Venetian Hotel è invece quello più elegante e ricercato. Durante la mia “gita esplorativa” della Strip, attratta dalle statue di cera del museo di Madame Tusseaud, (situato all’interno dell’albergo), sono entrata da un ingresso secondario e mi sono ritrovata all’interno un galleria espositiva dallo stile estremamente raffinato chiamata The PALAZZO, uno dei due shopping center del Venetian e dedicato alle marche di lusso. Cercando l’uscita mi sono imbattuta in una piccola meraviglia: la ricostruzione della laguna veneziana! C’erano addirittura i canali e i gondolieri (veri) che guidavano le gondole sotto i mille ponti di Venezia! Il tutto racchiuso all’interno di in una cornice di negozi che fanno parte del secondo shopping center dell’albergo, il Grand Canal, appunto.
Una volta fuori, oltrepassando il Circus Hotel, architettonicamente ispirato al circo e alle sue attrazioni, ci avviamo verso la conclusione del nostro viaggio lungo la Strip visitando lo Stratosphere. La torre di questo hotel, con i suoi 350 metri di altezza, è la più alta degli Stati Uniti e offre ai visitatori un fantastico panorama della città. In cima, oltre che all’emozione della vista di una Las Vegas by night, si può provare il brivido di una Free fall tower chiamata The Big Shot, un’attrazione grazie alla quale i visitatori possono gettarsi in caduta libera da quasi 400 metri di altezza.
Proseguendo verso Nord entriamo nella Downtown Las Vegas. Questa zona corrisponde al nucleo originario della Sin City, nella quale risiedono ancora i casinò e gli alberghi storici che si vedono in film come Colpo grosso (il primo Ocean’s Eleven) e Viva Las Vegas, entrambi girati nei primi anni 60. La via principale di questa zona è Fremont Street, che ogni sera brulica di visitatori, di sosia (più o meno improbabili) di vecchie glorie del cinema americano, di artisti di strada e di bancarelle. La“Glitter Gulch” (la parte centrale di Fremont Street) è illuminata a giorno dal fantastico gioco di luci colorate e animazioni che, riflettendosi sul tetto della piazza, regalano uno spettacolo estremamente suggestivo. In quest’area è presente un altro storico elemento della Las Vegas anni 50: il “Vegas Vic”, il famoso cartello a neon avente forma di cow boy che, con il braccio ondeggiante, sembra proprio dire “Welcome to fabulous Las Vegas”!
Consigli da (e per) i turisti: Las Vegas è una città più economica di quello che la sua fama lasci credere. Se si viaggia in gruppi da 3/4 persone, i costi si riducono notevolmente e ci si può permettere anche una suite al Caesar Palace a 50 dollari a notte. Io ho pernottato all’Howard Jonson Inn che si trova oltre lo Stratosphere: il rapporto qualità prezzo è buono ma di sera la zona è poco illuminata quindi, se viaggiate da soli, scegliete un hotel in centro.
Anche i posti in cui mangiare sono numerosi e per tutte le tasche: ci sono le catene tipo l’ “Hard Rock Cafè” oppure posti più raffinati come i ristoranti all’interno degli Hotel.
Quando prenotate il vostro soggiorno, ricordatevi di dedicare almeno una giornata alle gite fuori porta. Ci sono decine di agenzie che organizzano tour nel Grand Canyon, nella Death Valley e nella Monument Valley: sono posti molto vicini a Las Vegas e offrono panorami mozzafiato. Io ho visitato il Grand Canyon con Grand-Adventures e vi garantisco che ne è valsa la pena.
Las Vegas offre un’infinità di spettacoli dal vivo! Approfittatene per vedere i vostri musical preferiti o gli spettacoli del Cirque du Soleil! Se avete tempo, date un’occhiata ai Tix4tonight, i botteghini last minute che vedete per la strada, le riduzioni possono arrivare fino al 50% sul prezzo originario.
Enrica Garofalo
3 comments
Non lo ricordo :P! Ah già…TU! Grazie ancora Pablo i soldi meglio spesi di tutto il final trip! Un bacio grande!
E chi te lo ha consigliato il Grand-Adventures? Lol.. bellissima recensione Enricuccia, brava! Per me il Venetian vince su tutti!