Sole a catinelle: le location del film con Checco Zalone

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“Sole a catinelle” è una commedia italiana diretta da Gennaro Nunziante e interpretata dal popolare comico italiano Checco Zalone. Il film è uscito nel 2013 ed è stato un enorme successo in Italia, battendo record al botteghino e diventando uno dei film italiani di maggior incasso di tutti i tempi.

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La trama del film

Checco è un cameriere di 36 con la passione per l’alta finanza. Tutto va bene finché non decide di licenziarsi per dedicarsi ad attività più redditizia; trovato lavoro come venditore porta a porta per una ditta di aspirapolveri, non riesce, infine, a mantenere i suoi impegni di pagamento. La moglie frustrata dalla situazione lo lascia portandosi via anche il figlio Nicolò.

Perseverante e pieno di entusiasmo nonostante i molteplici problemi Checco va avanti nella sua “impresa redditizia” promettendo al figlio che tutto si sarebbe risolto per il meglio e che se avesse ottenuto tutti 10 alla fine dell’anno gli avrebbe regalato “una vacanza da sogno”.
Il piccolo Nicolò entusiasta, si impegna tutto l’anno ottenendo una pagella impeccabile; il padre sempre ottimista , nonostante “la crisi economica” , mantiene la promessa…

Sole a catinelle: i luoghi del film

Numerosi e diversi sono i siti scelti come set di questo film.

La storia ha inizio a Monselice una cittadella della provincia di Padova. Storia e tradizione si fondono in questa verdeggiante terra; in particolare la storia medievale, ancora oggi molto evidente. Ricorrono ancora oggi molte feste la cui originale risale al Medioevo, come la giostra della rocca che si tiene a Settembre e la fiera dei santi l’ 1 e 2 di Novembre.

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Ma è la parte storica a fare da padrona: il Castello di Monselice, il Complesso Monumentale S. Paolo e Lapidario Romano, Giardino di Villa Emo (località Rivella), il Parco archeologico sul Colle della Rocca.

monselice
Monselice (by monseliceturismo.it)

La location scelta per la scuola che frequenta Nicolò è in realtà la Facoltà di lettere e Filosofia di Padova, che ha sede in Palazzo del Liviano (in Piazza Capitaniato) , così chiamato in onore di Tito Livio (il grande storico di Roma vissuto tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. e nativo di Padova). Il palazzo venne edificato su progetto di Giò Ponti.
L’architetto si occupò anche dell’arredamento del Palazzo; del progetto originale ancora oggi si possono contemplare le panche all’ingresso, i banchi, le cattedre, gli studi dei docenti, e persino di appendiabiti e i cestini.

Per la villa degli industriali è stata scelta Villa Durazzo a S. Margherita Ligure.
La dimora, immersa in un parco secolare, risale al 1600 ed è ricca di affreschi, trompe l’oil e manufatti in vetro di Murano. Veniva utilizzata come residenza estiva dalla famiglia Durazzo; in seguito fu ceduta ai principi Centurione. Ma lo splendido parco (arricchito da piante esotiche, statue e fioriere) si deve ad Alfredo Chierichetti, che la acquistò nel 1919. I suoi eredi, infine, vendettero l’intero complesso al Comune di Santa Margherita nel 1973.
Da ammirare è lo splendido piazzale pavimentato “a rousseu” realizzato con pietre bianche e nere arrotondate per influenza delle acque fluviali e marine.

Villa Durazzo
Villa Durazzo, Santa Margherita Ligure

L’addio di Checco con il figlio avviene a Piombino, all’imbarco per l’isola d’Elba.
Lo scalo piombinese è utilizzato soprattutto come porto di sbarco del minerale di ferro proveniente dall’Isola d’Elba. Entrato in decadenza nell’alto Medioevo, è stato riutilizzato dalla costituzione dello Stato di Piombino, nel 1399: era il principale scalo cittadino e di tutto lo Stato, utilizzato per i commerci, per la flotta militare e per la flotta pescherecci.

Nel XIX secolo, a seguito della nascita di impianti siderurgici nelle vicinanze di Piombino, il porto ha avuto uno sviluppo esponenziale, con la costruzione di un molo e 4 pontili. Durante la Seconda guerra mondiale il porto è stato quasi completamente distrutto. Al termine del conflitto, negli anni sessanta, venne ricostruito e potenziato con lo sviluppo del turismo di massa. A seguito di ciò il porto oltre che merci è divenuto nel tempo anche porto passeggeri.

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Abbazia di San Galgano (SI)

La cattedrale dove l’ex marito di Zoe gira il suo film è l’abbazia di San Galgano,una chiesa a cielo aperto situata nel comune di Chiusdino (Siena).
Dedicata a San Galgano, che si convertì il giorno di Natale, quando – giunto sul colle di Montesiepi – infisse nel terreno la sua spada per trasformare l’arma in croce. Si ritirò a vita eremitica per darsi alla penitenza fino alla sua morte nel 1181.
La chiesa è stata costruita con pianta a croce latina, definita con un ampio transetto. Al suo interno è sono presenti tre navate di 16 campate di pilastri cruciformi. Tra i capitelli spicca particolarmente quello del primo pilastro di sinistra, in quanto decorato con una figura antropomorfa che ricorda l’ultimo architetto della chiesa, Ugolino di Maffeo. Sulla parete di destra all’altezza, dell’ultima campata, vi è un portale che originariamente dava accesso al chiostro e che oggi costituisce l’ingresso principale.

Le divertenti scene sullo yacht in Sole a catinelle sono state girate, in realtà, nella laguna di Venezia.

Leggi anche: La spada nella roccia esiste, a San Galgano (Siena)

Altri luoghi del film

La casa di Zoe nel film Sole a catinelle è vicino Orbetello,

la quale sorge nel mezzo dell’omonima laguna, caratterizzata da lunghe spiagge sabbiose, pinete e macchia mediterranea. Attualmente è una nota meta turistica, sito protetto, oltre che per la presenza della celebre laguna anche per le attività di pesca e per l’itticoltura.

Mentre il paese dei parenti di Checco è in Molise tra Casacalenda e Provvidenti, paesi della provincia di Campobasso con il minor numero di abitanti.
Un bel viaggio anche sul set quello di Checco!

 

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