Vir’ Napoli e po’ muor
“Vedi Napoli e poi muori”. Sembra che Goethe usò queste parole per immortalare la bellezza della città e descrivere le sensazioni all’indomani del suo viaggio partenopeo. Una città particolare, solare, colorata, piena di vita, fatta di mille volti e tante sfaccettature.
Napoli si affaccia sul mare dell’omonimo golfo, ed è forse proprio questo che la rende così meravigliosa. Dai punti più alti della città si può ammirare un panorama mozzafiato, dalle prime luci del mattino fino al tramonto: il golfo con le sue meravigliose isole, Capri, Ischia, Procida e la vicinissima Nisida appaiono così vicine che sembra di poterle toccare con un dito; a vegliare sulla città c’è il Vesuvio, vulcano ancora attivo, che sebbene sia considerato uno dei più pericolosi d’ Europa, ai napoletani incute un senso di protezione.
–> Scegli dove dormire a Napoli su Booking.com
Come arrivare a Napoli
Gli argomenti del post
In treno
. La stazione di Napoli Centrale è il principale scalo ferroviario della città. Nell’antistante Piazza Garibaldi possiamo subito assaporare un ottimo caffè al “bar Messico,” uno dei più antichi della città, e una sfogliatella appena sfornata nella storica pasticceria “Attanasio”, che si trova alle spalle della ferrovia, precisamente al civico 3 di vico Ferrovia; per arrivarci basta farsi guidare dal profumo. D’altronde come dice la tradizione: “Napoli tre cose tene e belle…o’ mare o’ vesuvio e è sfugliatell”.
In aereo. Dall’aeroporto di Capodichino in pochi minuti di taxi si arriva in centro città. Un consiglio, sebbene le tariffe dei taxi siano regolamentate da prezzi fissi a seconda delle varie zone della città, assicuratevi che il tassista le applichi.
Visitare Napoli: centro storico
Dopo questa premessa, possiamo entrare nel vivo della visita della città partenopea. Uscendo dalla stazione ci si trova davanti a una delle strade più commerciali di Napoli, corso Umberto I o rettifilo. Oltre ai numerosi negozi, su questa via ci sono anche le sedi di alcune facoltà dell’Università Federico II, ubicate in palazzi storici che trasmettono un senso di istituzionalità. In una traversa di Corso Umberto vi è il Duomo di Napoli: dedicato a Santa Maria Assunta, è il luogo di culto cattolico più importante della città oltre che una delle più grandi basiliche della città partenopea.
All’interno del Duomo è ubicata la Reale Cappella del tesoro di San Gennaro un altro significativo simbolo per i Napoletani. Il tesoro di San Gennaro è un monumento artistico dedicato al santo di importante prestigio perché raccoglie reliquie e oggetti preziosi diventati oracoli di fede. Il Tesoro, comprende statue, argenti vari e candelabri che i devoti hanno gelosamente protetto durante i numerosi saccheggi della città. Testimonianza di quanto il popolo partenopeo sia devoto al santo.
Accanto al Duomo c’è la Chiesa di San Severo. È famosa per la statua del Cristo Velato, una della opere più affascinanti e misteriose di Napoli. Si racconta che il velo di marmo sul corpo del Cristo sia in realtà un velo in tessuto che è stato trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato dal principe San Severo. Molti invece credono che l’effetto del velo sia frutto del talentuoso scultore artefice dell’opera, Giuseppe Sanmartino. Il ritrovamento di una stanza segreta e di alcune macabre opere visibili nella Cappella San Silvestro hanno contribuito a dare al Cristo e al principe un velo di mistero.
Napoli è una città che va visitata addentrandosi nei vicoli; alle spalle di Corso Umberto troviamo Spaccanapoli, il centro storico della città che va da Piazza del Gesù Nuovo a Piazza Calendra. Qui ci sono palazzi antichissimi e chiese dove è racchiusa tutta la storia del popolo partenopeo. Ci sono piccole botteghe artigianali e i bassi, tipiche costruzioni partenopee costruite a livello della strada dove ancora vivono famiglie. Ciò che colpisce è il carattere antico che caratterizza questa zona,in netto contrasto con il caos del traffico e della modernità. Questa parte del centro è famosa soprattutto per via San Gregorio Armeno,
La famosa strada degli artigiani del presepe è presa d’assalto soprattutto a Natale, famosa in tutto il mondo per le innumerevoli botteghe artigiane dedicate all’arte presepiale, da sempre un vanto per la tradizione partenopea.
Spaccanapoli è caratterizzata da un altro luogo unico al mondo: Napoli sotterranea. Un vero e proprio labirinto di cunicoli, grotte e cavità che danno vita ad una vera e propria città sotterranea. Per tantissimo tempo dal profondo ventre di Napoli, è stato ricavato il tufo per costruire la città, creando così grotte e cunicoli sotterranei che raccontano una storia parallela della vita in superficie.
Furono i Greci ad iniziare gli scavi per ricavare il tufo già nel 470 a.C., e a questa profondità in seguito costruirono delle cisterne utilizzate per la raccolta delle acque piovane. Successivamente, queste cisterne divennero un vero e proprio acquedotto che permetteva la distribuzione di acqua potabile.
Dopo i Greci, furono dapprima i Romani, in seguito gli Angioini a perfezionare la rete idrica e a continuare gli scavi per recuperare il tufo che sarebbe servito alla costruzione di nuovi edifici. Solo nel 1855 fu abbandonato l’uso del vecchio sistema di distribuzione idrica per adottare il nuovo acquedotto. La città sotterranea si estende sotto tutto il centro storico di Napoli, ha una profondità di circa 40 metri. È oggi possibile scendere nelle viscere di Napoli e visitare tutto ciò che c’è nel sottosuolo e non spaventatevi se pensate di udire delle voci; la leggenda narra infatti che ci siano dei “monaci” a proteggere i vecchi acquedotti.
Centro storico di Napoli: dove mangiare la pizza
In questa zona ci sono anche le pizzerie più antiche. Impossibile andare a Napoli e non assaggiare la vera pizza. Tra le più antiche pizzerie c’è “Michele”, che come tradizione insegna fa solo due tipi di pizza, margherita e marinara. Un locale piccolo e non proprio alla moda, ma quando si tratta di gustare un piatto così semplice e buono come la pizza poco importa. Altra famosa pizzeria è Sorbillo, ubicata sempre nel centro storico,ha una vasta scelta di pizze per tutti i gusti. In entrambi i locali non è possibile prenotare un tavolo. A volte c’è da aspettare un po’, attendere in lunghe file, ma cosa non si fa per assaggiare la pizza!
Napoli: Maschio Angioino, piazza del Plebiscito, Teatro San Carlo
Ritornando a Corso Umberto I, è una strada piuttosto lunga che arriva fino a piazza Municipio, ed è proprio qui in questa famosa piazza, che si può ammirare una delle cose più belle di Napoli: il mare. A piazza Municipio c’è il molo Beverello, dove partono tutti i collegamenti per le varie isole del golfo e per la penisola Sorrentina; qui è possibile apprezzare uno dei simboli della città, il Maschio Angioino.
Il castello, conosciuto anche con il nome di Castel Nuovo, era la residenza di Carlo I d’Angiò che trasferì la capitale dell’allora Regno delle Due Sicilie da Palermo a Napoli. Il castello ospita all’interno il museo Civico di Castel Nuovo, che raccoglie una serie di opere provenienti dalla reale casa della Santissima Annunziata. La visita al Maschio Angioino inizia con la cappella Palatina, prosegue poi per la sala dell’Armeria fino ad arrivare ai primi due piani del castello dove sono esposte sculture e dipinti dell’epoca romana
Poco distante da piazza Municipio un altro luogo famoso in città: piazza del Plebiscito. Questa piazza dalla dimensione circolare ospita da sempre feste e riti popolari.
Alle spalle di piazza del Plebiscito sorge Palazzo Reale. Il palazzo fu commissionato a Domenico Fontana nel1600 in occasione della visita di Re Filippo III di Spagna, visita che fu poi rimandata; sono di eccezionale bellezza l’Appartamento e la Cappella Reale, i giardini e il Teatrino di corte.
Adiacente al palazzo troviamo un’altra piazza importante della città: Piazza Trieste e Trento ai cui lati sorgono la Galleria Umberto I ed il Teatro San Carlo. La galleria è stata costruita tra il 1887 ed il 1890 e ospita alcuni importanti negozi. Al suo interno oltre ai tradizionali bar ci sono dei piccoli chioschetti che vendono dolci tipici della tradizione partenopea a cui è sempre difficile resistere.
Il Teatro San Carlo invece, è il teatro lirico di Napoli ed è uno dei più famosi e antichi d’Europa; la sua costruzione risale al 1737. Dal 2011 il teatro è divenuto anche museo storico. All’interno vengono esposte opere d’arte come quadri, fotografie, strumenti musicali, costumi d’epoca che ripercorrono la storia del San Carlo e dell’opera italiana.
Il lungomare di Napoli, Mergellina e Posillipo
Continuando ad addentrarci per i vicoli giungiamo a Via dei Mille, la zona chic di Napoli che ospita i negozi dei maggiori brand.Da qui possiamo facilmente raggiungere via Partenope , da cui ha inizio un meraviglioso lungomare che arriva fino a Mergellina; un’ esperienza e un’ emozione che solo Napoli ti può dare. Diventata da qualche tempo isola pedonale, via Partenope è una strada lunghissima che attraversa la città: in uno dei numerosi baretti si può passeggiare, sedersi a leggere un libro o consumare un aperitivo in uno dei tanti baretti presenti a pochi passi dal mare, circondati da un panorama stupendo.
Oltre ai numerosi bar e alberghi che sorgono a via Partenope, la nostra attenzione ricade su un altro castello. Il Castel dell’Ovo. Bagnato dal mare, sorge imponente sull’antico isolotto di Megarite e sotto di esso si adagia il Borgo Marinaro e il suo piccolo porto. Un piccolo ponte congiunge il castello a via Partenope. Il castello racchiude in se un’ antichissima leggenda secondo cui Virgilio, il grande poeta latino, vi avrebbe nascosto all’interno un uovo incantato chiuso in una gabbia. Il luogo dove era custodito l’uovo rimase chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché “da quell’ovo pendevano tutti li facti della fortuna del Castel Marino” (Marino era il nome che fu dato al castello dai Greci, perché sorgeva dal mare). Così si cominciò a credere che finché l’uovo non si fosse rotto nulla sarebbe potuto capitare a Napoli e ai Napoletani.
Proseguendo, giungiamo a Mergellina, quartiere della città che sorge sul mare, mentre al termine di via Partenope vi è Posillipo.
Posillipo, è uno dei quartieri più rinomati della città, unico al mondo, dal panorama mozzafiato; furono gli antichi greci i primi ad abitarvi; ora è residenza della Napoli bene, caratterizzata da antichi palazzi a strapiombo sul mare e dove i più fortunati posseggono anche l’accesso privato alle spiagge. Insomma un paradiso al centro della città.
Napoli in collina
Ma lasciamo il centro e iniziamo a salire.
Una parte di Napoli sorge in collina, ed è forse la parte più bella della città. Non troppo distante da Posillipo vi è il Parco Virgiliano o parco della rimembranza. Il parco è caratterizzato da un sistema di terrazze che affacciano sul golfo da cui è possibile ammirare le isole di Capri, Ischia, Procida, la piccola Nisida, il golfo di Pozzuoli, il monte di Procida, il Vesuvio, la Penisola Sorrentina e il centro storico di Napoli.
Altra tappa fondamentale è il Museo e parco di Capodimonte, l’antica reggia Borbonica e il polmone verde della città. Il museo raccoglie opere di Botticelli, Goya, Tiziano e Caravaggio. Lungo le 110 sale e i tre piani del museo è possibile visitare la Galleria Farnese e l’Appartamento Reale al primo piano, la Galleria Napoletana al secondo e la Galleria di arte contemporanea al terzo. Capodimonteè l’unico museo al mondo dove l’arte antica si affianca a quella contemporanea. Il museo ospita collezioni di numismatica e ceramiche preziose, oltre che istantanee della Napoli che fu.
L’hinterland: Pompei, Ercolano e Oplonti
Ma Napoli non finisce qui. E’ fatta anche di tutto il suo hinterland. Ercolano, Pompei e Oplonti sono mete assolutamente da visitare. Questi siti sono famosi per gli scavi, resti dell’antica civiltà romana distrutta dalle eruzioni del Vesuvio. Nel 1997 sono stati inseriti nella lista dei patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.
Herculanum venne distrutta dall’eruzione del 79 d.C., che fu così violenta che coprì l’intera città di fango e cenere. Oggi gli scavi hanno permesso il ritrovamento di papiri, alimenti sigillati nel fango e tutta una serie di costruzioni, ville, case e terme.
Anche Pompei, sito archeologico più grande di Ercolano, fu distrutta dall’eruzione del 79 d.C.. Gli scavi sono una delle più grandi testimonianze della vita romana, nonché la migliore città conservata di quell’epoca. Dagli scavi sono emersi statue, affreschi e mosaici oltre che suppellettili particolarmente usati all’epoca. Ultimi, non per importanza, sono gli scavi di Oplonti, la cui zona corrisponde all’attuale Torre Annunziata, anche questa distrutta dall’eruzione del 79 d.C.
Ercolano, Pompei e Oplonti sono raggiungibili da Napoli con la Circumvesuviana, una specie di metropolitana di superficie che collega la città con la provincia e la penisola Sorrentina..
Leggi anche: Napoli, STONG TUTT’ I LOVE YOU
Info utili città di Napoli
Circumvesuviana
: www.vesuviana.it
Autobus: www.anm.it
Taxi: 081 8888 – 0810101
Collegamenti per le isole e penisola Sorrentina
Da molo Beverello partenza aliscafi Snav, Libera navigazione del Golfo, Alilauro.
Per chi soffre il mare partono anche navi e navi veloci della Caremar, da Calata di Massa, altro molo raggiungibile anche a piedi dal Beverello o comunque collegato da navette disponibili all’interno del porto.
2 comments
vorremmo visitare napoli iin 3 gg .ci consigli una guida, un hotel e un itinerario? grazie
Da brava guida turistica della Campania permettetemi qualche correzione… La prima è di non vagare per la ferrovia alla ricerca del caffè . Tutti i bar di Napoli sono molto bravi a farlo, certo chi più e chi meno ma è comunque buono. Per chi viene dalla stazione consiglio quindi di prendere la metrò linea 1 e magari scendere alla fermata Toeldo in pieno centro che è considerata la più bella d’Europa.
La seconda correzione invece è sulla cappella ( e non chiesa ) di Sansevero la quale non si trova accanto al duomo ma nei pressi di piazza S.Domenico maggiore. Il velo poi non è di pietra ma bensì di pregiato marmo. 🙂
Posillipo bellissima per il panorama ma anche per il sito archeologico che custodisce!