Itinerari dall’Umbria. Cosa vedere a Perugia in due giorni

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n questo itinerario vi sveleremo cosa vedere a Perugia, città d’arte, ricca di storia e monumenti, centro culturale importante, meta di numerosi turisti ma anche di studenti provenienti da tutte le parti del mondo, grazie all’Università per Stranieri che li accoglie con orgoglio.

Cosa vedere a Perugia

Perugia è una città che ha subito diverse influenze culturali per via degli insediamenti che si sono succeduti nel corso dei secoli: etruschi, romani, ostrogoti, bizantini, nonché i carolingi attraverso il papato.

Capoluogo della verdeggiante Umbria, Perugia sorge a circa 450 mt s.l.m., anche se il punto più alto della città conosciuto come Porta Sole raggiunge un’altezza di 493 mt s.l.m: il centro storico si sviluppo tutt’intorno a questo punto, in parte circondato da antiche mura di origine etrusche e medievali.


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La Cattedrale di San Lorenzo

La Cattedrale di San Lorenzo è uno dei gioielli architettonici e storici di Perugia, situata nel cuore della città, affacciata su Piazza IV Novembre. Questa magnifica cattedrale è un simbolo di fede, arte e storia per la città di Perugia e per l’Umbria, nonché sede del vescovo della città.

Venne realizzata tra il 1345 ed il 1490. L’interno della cattedrale è ricco di opere d’arte e monumenti storici. Tra le opere più importanti spicca la Deposizione dalla Croce di Federico Barocci, un capolavoro del manierismo. Inoltre, la cattedrale ospita una cappella dedicata all’Anello Nuziale di Maria, una reliquia di grande importanza per i fedeli.

Un altro elemento di rilievo è il pulpito, da cui San Bernardino da Siena predicò al popolo di Perugia nel XV secolo. La navata e le cappelle laterali sono decorate con affreschi e opere d’arte che raccontano la storia della cristianità e della città.

 

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La Fontana Maggiore

La Fontana Maggiore è una delle opere d’arte più ammirate e simboliche di Perugia, situata anch’essa nel cuore della città, in Piazza IV Novembre. Fu costruita tra il 1275 e il 1278 da Nicola Pisano e suo figlio Giovanni, due dei più grandi scultori del loro tempo.

Questa straordinaria fontana è un capolavoro di architettura e scultura medievale. È caratterizzata da due vasche concentriche in marmo, sormontate da una terza vasca più piccola. La decorazione è ricchissima e variegata, includendo scene bibliche, simboli zodiacali, figure mitologiche e rappresentazioni della vita quotidiana medievale. La Fontana Maggiore non era solo un elemento decorativo, ma svolgeva anche una funzione pratica essenziale per la città, fornendo acqua ai suoi abitanti.

Palazzo dei Priori

Il Palazzo dei Priori, anch’esso situato in Piazza IV Novembre, è uno degli edifici pubblici medievali più importanti e meglio conservati in Italia. La sua costruzione iniziò nel 1293 e si protrasse per diversi secoli, con aggiunte e modifiche che hanno arricchito la sua struttura.

L’edificio ha una facciata imponente, con una serie di finestre gotiche e trifore che ne accentuano l’eleganza. La facciata è impreziosita da statue e stemmi, che rappresentano le famiglie e i gremi cittadini. Il Palazzo dei Priori è stato la sede del governo comunale e ospita oggi uffici amministrativi e importanti istituzioni culturali, tra cui la Galleria Nazionale dell’Umbria, che custodisce una delle più significative collezioni d’arte dell’Italia centrale.

Entrambi questi monumenti, la Fontana Maggiore e il Palazzo dei Priori, sono essenziali per comprendere la storia e la cultura di Perugia. Sono testimoni dell’importanza della città nel Medioevo e del suo ruolo come centro di potere e di arte. La Fontana Maggiore, con la sua ricchezza di dettagli e significati, è un esempio perfetto dell’arte gotica, mentre il Palazzo dei Priori, con la sua architettura imponente e la sua funzione polivalente, rappresenta la forza e l’organizzazione della vita civica medievale.

 

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Il Nobile Collegio del Cambio (XV secolo)

Il Nobile Collegio del Cambio è uno degli edifici storici più affascinanti di Perugia, situato nel centro della città, vicino a Piazza IV Novembre. Fondato nel 1452, era inizialmente la sede della gilda dei banchieri e dei cambiavalute di Perugia, riflettendo l’importanza della città come centro finanziario durante il Rinascimento.

L’edificio è un esempio notevole di architettura rinascimentale. Tuttavia, il vero gioiello del Collegio del Cambio è il suo interno, soprattutto la Sala delle Udienze, magnificamente affrescata da Pietro Perugino tra il 1496 e il 1500.

Gli affreschi di Perugino nella Sala delle Udienze sono considerati alcuni dei suoi migliori lavori e rappresentano un punto culminante dell’arte del Rinascimento italiano. Questi affreschi includono rappresentazioni di personaggi storici e mitologici, come le figure di prudenza, forza, giustizia e temperanza, nonché scene bibliche e classici paesaggi rinascimentali. L’arte qui esposta riflette il pensiero umanistico dell’epoca, con un forte accento sul ruolo della virtù e della saggezza nella vita civica.

Oggi, il Nobile Collegio del Cambio è aperto al pubblico come museo. Visitare questo luogo offre un’esperienza unica, permettendo di immergersi nella bellezza dell’arte rinascimentale e di comprendere meglio la storia e la cultura di Perugia. Per chiunque sia interessato all’arte, alla storia o semplicemente alla bellezza, una visita al Nobile Collegio del Cambio è un’esperienza imperdibile.

La Cappella di San Severo

La Cappella di San Severo è una piccola cappella famosa soprattutto per gli affreschi realizzati da due dei più grandi maestri del Rinascimento italiano: Raffaello Sanzio e Pietro Perugino.

La cappella è attigua all’omonima chiesa, costruita nel XVIII secolo. La struttura originariamente faceva parte di un complesso monastico benedettino del XV secolo. La struttura attuale è il risultato di varie modifiche e restauri nel corso dei secoli.

Come dicevamo, il punto di forza della Cappella di San Severo è l’affresco che decora la sua volta. Quest’opera è significativa perché rappresenta una collaborazione tra Raffaello e il suo maestro, Pietro Perugino. Raffaello iniziò a lavorare sull’affresco nel 1505, quando aveva solo 22 anni. Egli dipinse la parte centrale dell’affresco, che rappresenta la Santissima Trinità, la Vergine e i Santi.

La parte inferiore dell’affresco, che include una serie di apostoli, fu completata da Perugino circa vent’anni dopo, quando Raffaello era già passato a miglior vita. Questa collaborazione tra maestro e allievo è unica nella storia dell’arte e rappresenta il passaggio dal Rinascimento umbro al Rinascimento romano.

 

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Cosa vedere a Perugia: il Pozzo Etrusco

Situato in piazza Danti, il Pozzo Etrusco è un’antica struttura idrica risalente al III secolo a.C. Questo pozzo rappresenta un esempio straordinario dell’ingegneria idraulica etrusca e romana e rimane uno dei siti archeologici più affascinanti di Perugia.

Il Pozzo Etrusco di Perugia è profondo circa 37 metri e ha un diametro di circa 5 metri. La sua costruzione è un esempio eccellente di ingegneria antica, con pareti rivestite in blocchi di pietra squadrati che formano un cilindro perfetto. Il pozzo è coperto da una volta a botte, anch’essa realizzata con blocchi di pietra accuratamente disposti.

All’interno del pozzo, una serie di gradini e una passerella permettono di scendere fino al livello dell’acqua. Questa caratteristica non solo facilitava l’accesso all’acqua ma serviva anche per la manutenzione del pozzo stesso.

Il Pozzo Etrusco era una componente vitale dell’infrastruttura idrica di Perugia in epoca antica, fornendo acqua potabile alla popolazione. La sua costruzione riflette l’abilità e la conoscenza degli Etruschi e dei Romani in termini di ingegneria e architettura. Nel corso dei secoli, il pozzo ha continuato a svolgere un ruolo importante nella fornitura di acqua alla città, soprattutto durante gli assedi o in tempi di siccità.

Oggi, il Pozzo Etrusco è aperto ai visitatori e rappresenta una tappa affascinante per chiunque sia interessato alla storia antica e all’archeologia. Scendere i suoi gradini è come fare un viaggio indietro nel tempo, offrendo un’esperienza unica e un’occasione per apprezzare l’ingegnosità degli antichi costruttori. La visita a questa struttura non solo offre una prospettiva sulla storia di Perugia, ma anche sulla raffinatezza tecnologica delle civiltà che hanno abitato questa regione millenni fa.perugia pozzo etrusco

 

Il Tempio di Sant’Angelo

Da vedere a Perugia il Tempio di Sant’Angelo, chiesa paleocristiana del V secolo, sorta sul precedente tempio pagano. Raro esempio di struttura religiosa a pianta circolare, ha al suo interno un colonnato in marmo e capitelli corinzi di origine romana.

 

Il Tempio di Sant’Angelo, conosciuto anche come Chiesa di San Michele Arcangelo, si trova nella parte nord della città. L’edificio rappresenta un esempio eccezionale di architettura paleocristiana e bizantina in Italia.

Costruito probabilmente nel V o VI secolo, il Tempio di Sant’Angelo è stato edificato su un sito che si ritiene fosse precedentemente occupato da un tempio pagano. La struttura originale della chiesa risale al periodo paleocristiano, ma ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, inclusa l’aggiunta di elementi architettonici romanici e gotici.

Il Tempio di Sant’Angelo ha forma circolare, una caratteristica rara per le chiese italiane. La struttura centrale è circondata da un ambulacro, un corridoio circolare che permette di camminare attorno al nucleo centrale dell’edificio. L’interno della chiesa è semplice ma affascinante, con colonne che sostengono archi e creano un’atmosfera di serenità e spiritualità.

All’interno, la chiesa conserva alcune opere d’arte di valore, tra cui affreschi risalenti al medioevo. La semplicità e l’antichità dell’edificio offrono ai visitatori un’esperienza quasi mistica, un legame tangibile con le prime comunità cristiane.

Il mosaico romano di Santa Elisabetta

Il Mosaico di Orfeo e le fiere o di Santa Elisabetta è un’opera di maestranze romane del II secolo, che sorgeva nei pressi delle antiche terme romane. In età cristiana su di esso venne costruita la Chiesa di Santa Elisabetta, della quale restano le mura perimetrali.

perugia mosaico romano
Foto: http://turismo.comune.perugia.it/

Cosa vedere a Perugia: Porta Sole e gli Archi

Era una delle più antiche porte d’ingresso etrusche di Perugia, Dante Alighieri la cita nel Paradiso poiché aveva la sua collocazione originaria nel punto più alto della città, l’omonimo colle del Sole. Infine, l’Arco della Mandorla o Porta Eburnea situato in piazza Mariotti, modificata anch’esso nel medioevo, e l’Arco di Sant’Ercolano o Porta Cornea (seconda metà del III secolo a.C.) che si trova sulle omonime scalette di Sant’Ercolano, anch’essa rivisitata in epoca medievale.

The Etruscan Arch in the wall of Perugia

La Rocca Paolina

Tra i luoghi da vedere a Perugia, la Rocca Paolina: la fortezza fu costruita a sud dell’antico assetto murario etrusco tra il 1540 e il 1543, per volere di Papa Paolo III.
Progettata da Antonio da Sangallo il Giovane, ingloba porta Marzia. Fu quasi completamente rasa al suolo subito dopo l’unificazione dell’Umbria al Regno d’Italia, ma già in età napoleonica aveva subito una parziale demolizione. Oggi restano quasi intatti gli imponenti sotterranei (gran parte della Rocca Paolina si sviluppava nel sottosuolo) con i basamenti degli edifici medievali che, insieme alla Porta Marzia, vennero inglobati al momento dell’erezione del fabbricato.

La Chiesa di San Domenico

Fondata nel 1304 e ristrutturata dal Maderno nel XVII secolo, la Chiesa di San Domenico è la più grande struttura religiosa di tutta l’Umbria. Autentico capolavoro della scultura del XIV secolo, conservato nella basilica è il monumento funebre a Benedetto XI. Di notevole pregio è anche il coro ligneo della fine del XV secolo.

La Chiesa e convento di San Pietro

La Chiesa e Convento di San Pietro a Perugia è un complesso monumentale di grande importanza storica e artistica, che attrae visitatori e studiosi da tutto il mondo. Situato nella parte sud della città, l’abbazia di San Pietro venne edificata intorno al 996 sopra la precedente cattedrale, intesa come prima sede vescovile di Perugia.

Domina la basilica il campanile poligonale, costruito nel 1463-68 a linee gotiche fiorentine: alto 70 metri, è la costruzione più alta di Perugia ed è uno dei simboli più significativi della città. Il convento annesso, un tempo abitato dai monaci benedettini, è famoso per il suo magnifico chiostro, che rappresenta un esempio splendido di architettura rinascimentale.

L’esterno della chiesa è caratterizzato da una facciata semplice e imponente, mentre l’interno è molto più decorato, con navate riccamente ornate e capolavori artistici. Tra gli elementi più notevoli all’interno della chiesa ci sono il coro ligneo, un’opera maestosa del Rinascimento, e l’organo, considerato uno dei più importanti e antichi in Italia.

La Chiesa di San Pietro ospita una collezione straordinaria di opere d’arte, tra cui dipinti, sculture e manufatti sacri che spaziano dal Medioevo al Barocco. Questi includono opere di artisti famosi come Perugino e Guido Reni.

Anche la biblioteca è particolarmente nota, per via della sua collezione di manoscritti e libri antichi, un vero tesoro per gli studiosi di tutto il mondo.

 

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Cosa vedere a Perugia: l’Ipogeo dei Volumni

L’Ipogeo dei Volumni, scoperto nel 1840, è una tomba etrusca, parte di una più ampia necropoli nota come Palazzone. Risalente al III secolo a.C., l’Ipogeo dei Volumni è una delle tombe etrusche meglio conservate e più accessibili in Italia, che permette di comprendere la civiltà etrusca, una sorta di finestra sulla vita, la morte e le credenze di questa antica civiltà.

L’Ipogeo dei Volumni è strutturato come una casa sotterranea, riflette la tipica disposizione abitativa dell’epoca. La tomba prende il nome dalla famiglia Volumni, una famiglia etrusca prominente, e si ritiene fosse il luogo di sepoltura del capofamiglia, Arunte Volumnio, e dei suoi familiari.

All’ingresso dell’ipogeo, una scalinata conduce in una serie di camere funerarie. L’interno è diviso in varie stanze, ognuna con le proprie urne funerarie e oggetti rituali. Le pareti sono decorate con affreschi e bassorilievi che mostrano scene della vita quotidiana, nonché motivi simbolici e religiosi.

Le urne cinerarie all’interno dell’Ipogeo dei Volumni sono particolarmente notevoli. Sono realizzate principalmente in terracotta e alabastro, e molte di esse sono decorate con raffigurazioni dettagliate dei defunti, spesso in pose che suggeriscono un banchetto o un’altra attività sociale. Queste urne offrono una visione preziosa delle credenze, dell’arte e della cultura etrusca.

Il Complesso templare di San Bevignate

La chiesa sconsacrata di San Bevignate è un altro luogo assolutamente da vedere a Perugia: sorge nei pressi del cimitero monumentale di Monteluce ed è un’importante testimonianza della presenza templare a Perugia.

Venne costruita nel 1256 sul luogo di un’antica “fullonica” (lavanderia) di età romana, su proposta dell’influente frate templare Bonvicino, originario di Assisi e stretto collaboratore (cubicolarius) di quattro pontefici e fu dedicata a San Bevignate, che pare fosse un eremita molto venerato perugini, vissuto nell’area alcuni decenni prima e che Templari, Vescovo e Comune hanno tentato più volte di far canonizzare. Questa aspirazione spiega anche le grandi dimensioni dell’edificio, pensato in funzione del culto civico di san Bevignate, il cui corpo era ospitato sotto l’altare.

L’architettura austera, in pietra arenaria, a unica navata e voltata a crociera, richiama forme gotiche di ispirazione cistercense è in linea sia con altre chiese dello stesso periodo che con le forme architettoniche dell’ordine del tempio. Dell’antica lavanderia sono ancora oggi visitabili i cui resti, sopravvissuti sotto il pavimento.

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