Se non siete mai stati a San Pietro in Bevagna e/o a Torre Colimena è arrivato il momento di farlo. Completamente disabitate durante l’inverno, pullulanti di vacanzieri l’estate, le due località principali della Marina di Manduria sono situate sulla costa ionica dell’alto Salento nella provincia di Taranto.
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La Marina di Manduria
Gli argomenti del post
- La Marina di Manduria
- San Pietro in Bevagna
- I lidi di San Pietro in Bevagna
- Dove trovare le “Maldive del Salento” di San Pietro
- Torre Borraco
- Il Fiume Chidro
- I resti di sarcofagi romani
- Specchiarica
- Riserva Naturale Salina dei Monaci
- Torre Colimena
- Spiaggia di Punta Cacata
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La marina di Manduria consta di circa 17 km di costa meravigliosa: presenta diverse tipologie di spiaggia, dalla più selvaggia con le dune alte, alla più “caotica” con le abitazioni costruite a ridosso della spiaggia. L’acqua è ovunque cristallina.
San Pietro in Bevagna
San Pietro si estende per circa 10 km. Il suo nome è legato alla leggenda che narra del naufragio sulle spiagge ioniche dell’apostolo Pietro, il quale, in viaggio per mare, viene colto da una brutta tempesta e naufraga esattamente nel punto in cui sorge la bellissima chiesetta, al centro del paese. L’attigua pineta ospita ogni giorno tanti turisti “mordi e fuggi”.
I lidi di San Pietro in Bevagna
Al centro del paese, da un lato e dall’altro rispetto alla Chiesa, sono presenti due lidi attrezzati di recente costruzione, Momà e Dolce Vita. Il terzo, Rio de Mar si trova uscendo dal paese in direzione Campomarino di Maruggio/Taranto.
- Lido Momà Exlusive Beach – Via dei Rovi
- Lido MurMur (ex Dolce Vita) – Via Fellone
- Lido Rio de Mar – Via dei Meli
Un angolo di paradiso che aspetta di essere valorizzato
Non vi aspettate una grande organizzazione turistica da queste due località di mare. San Pietro in Bevagna è, da diversi punti di vista a dir poco selvaggio: le dune delle spiagge coesistono rassegnatamente con l’abuso edilizio degli anni ’70 e anni di mala gestione comunale. Per troppo tempo si è sentita la mancanza di un’organizzazione turistica sviluppata ed efficiente, a misura di turista oltre che di cittadino, per cui confidiamo in qualche innovazione della nuova amministrazione.
Allo stato attuale la Marina di Manduria non offre grandi opportunità di divertimento notturno per giovani. Sebbene sia molto frequentata, si configura ideale per famiglie e giovanissimi. I più grandi potranno beneficiare delle splendide spiagge di giorno e spostarsi in macchina nella vicina Campomarino di Maruggio o in direzione opposta verso Porto Cesareo-Gallipoli.
Ma il mare fa dimenticare tutto il resto…larghe spiagge dalla sabbia dorata che si alterna sui diversi km tra fina e meno fina, per tutti i gusti. L’acqua è meravigliosamente cristallina, assume tutti i colori dell’azzurro; del blu quando è in tempesta. In alcune zone il fondale è particolarmente basso, tanto da ricordare le “maldive del Salento”,
Dove trovare le “Maldive del Salento” di San Pietro
Conosciamo tutti, se non altro per nome, le “Maldive del Salento” di Pescoluse, ma pochi fortunati sanno che anche la Marina di Manduria presenta una meraviglia naturale del genere. È proprio così, acqua particolarmente bassa e trasparente. Potete andare a vedere con i vostri stessi occhi nella zona compresa tra il Ristorante Donna Elena, l’ex Bar Firenze (oggi Caffetteria 50 Special) e il Lido Rio de Mar.
Torre Borraco
Torre Borraco prende il nome da una delle tante torri antisaracene presenti nel territorio. Una delle zone meno frequentate perché un po’ più lontane dai servizi del paese. Questa zona è molto suggestiva non solo per l’ambiente naturale ma anche per la presenza di un piccolo torrente che sfocia dentro mare (una delle caratteristiche geografiche del Salento sono proprio i fiumi sotterranei che poi emergono in superficie).
Il Fiume Chidro
Particolarmente affascinate è il tratto della riserva naturale del fiume Chidro, il fiume più importante del Salento: lungo circa 10km, è alimentato da acque di falda che hanno il suo termine in una sorgente che sfocia poi nel mare, in uno dei pochi punti scogliosi; l’incontro tra il mare e il fiume crea un paesaggio fuori dal comune.
Secondo la leggenda, nel 45 d.c. l’Apostolo S. Pietro naufragò esattamente in questo punto. Secondo gli storici, il santo avrebbe poi battezzato gli abitanti con le acque del Chidro utilizzando il fonte battesimale in pietra che ancora oggi è custodito nella chiesa nel centro del paese a lui dedicata.
Al fiume Chidro ogni anno trovano “conforto dal caldo” centinaia di bagnanti. È possibile fare il bagno sia nella parte di fiume che sfocia in mare, sia dalla parte opposta, in coincidenza con la sorgente (in tal caso vi consiglio di farvi accompagnare da qualcuno che conosce il luogo perché le correnti, in alcuni punti, possono essere molto forti).
Farsi il bagno in queste acque fredde è benefico per il sistema circolatorio e produce un incredibile effetto di sollievo e leggerezza.
I resti di sarcofagi romani
A poca distanza dal fiume Chidro, esattamente in corrispondenza dell’ex discoteca, circa un decennio fa sono stati ritrovati a circa 20metri dal litorale i resti di sarcofagi romani. Questo antico tesoro, diventato punto di attrazione soprattutto dei sub, è possibile ammirarlo arrivando a nuoto (ben equipaggiati con maschera e pinna) o con gommone/pedalò.
Poco assidue ma comunque presenti, le zone scogliose si trovano per lo più nella zona di Torre Borraco (direzione Taranto), nella zona di Specchiarica e Torre Colimena (direzione Porto Cesareo/Gallipoli).
Specchiarica
Dal fiume Chidro proseguendo verso Torre Colimena, si passa per la frazione di Specchiarica. In questo tratto il litorale dalla parte del mare non è più coperto dalle abitazioni, ma dalle dune. Un paesaggio meravigliosamente naturale, soprattutto quando il tutto è illuminato dai colori del tramonto, con le tutte le sfumature rosa/viola tipici del territorio di Manduria, e in generale della Puglia.
Riserva Naturale Salina dei Monaci
Salina dei Monaci è una riserva naturale protetta e si trova alle porte di Torre Colimena. Dal 1731 l’area posta spalle delle dune era dedicata alla raccolta di sale marino. È collegata al mare attraverso un piccolo canale. Oggi è un punto di incontro per gli amanti del birdwatching: qui infatti sono spesso presenti i fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus), i particolar modo durante le fasi di migrazione. Sono presenti anche altri uccelli migratori, come i germani reali, gli storni, le gru, i cigni e le oche selvatiche; ma anche il poco comune Cavaliere d’Italia.
Negli ultimi anni è stata costruita una passerella che permette alle persone di passeggiare ammirando il paesaggio. Qui la spiaggia è totalmente incontaminata: alte e rigogliose dune proteggono la spiaggia come in origine.
Torre Colimena
Il paesino di Torre Colimena è sorto attorno all’omonima torre, presente proprio sul lungomare del paese. Luogo di grande fascino, soprattutto in estate al tramonto.
Torre Colimena è una delle torri di avvistamento di epoca medievale meglio conservate della penisola salentina; originariamente era parte di un sistema difensivo di torri costiere volute dall’imperatore Carlo V, re di Spagna, dopo l’invasione di Otranto da parte dei Turchi nel 1480, per difendere la penisola del Salento dalle loro frequenti incursioni.
Di sera e nelle notti in cui ci sono eventi viene completamente illuminata. Si può fare una bella passeggiata sul piccolo lungomare fino al centro del paese.
Questo tratto di mare è completamente differente dal resto della litoranea: la spiaggia viene completamente sostituita da scogli.
A Torre Colimena inoltre, è presente un piccolo approdo per i pescatori, che ogni mattina tornano carichi di pesce e frutti di mare appena raccolti.
Spiaggia di Punta Cacata
Un piccolo paradiso lontano dalla massa turistica. Questa spiaggia caratterizzata per lo più da scogli si trova all’ingresso della Riserva Naturale della Palude del Conte in località Torre Colimena.
Un’ottima soluzione per chi ama e ricerca la tranquillità.
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