A cura di Giulia Angeletti
Una premessa doverosa, prima di iniziare a raccontare il mio viaggio e darvi una serie di consigli utili su cosa vedere, dove andare e cosa fare in Albania: io, il mio compagno e una coppia di amici siamo andati per rilassarci e fare soprattutto una vacanza di mare, quindi abbiamo passato le nostre giornate, sette in totale, cambiando ogni giorno spiaggia e stabilimento e all’insegna del riposo, ma questo paese ha molto da offrire anche per quanto riguarda escursioni naturalistiche, gite e tour in città e borghi. Insomma, c’è modo di muoversi e differenziare le attività, per chi vuole farlo.
Vacanza a Valona
Gli argomenti del post
- Vacanza a Valona
- Il lungomare di Valona
- Dove dormire a Valona
- Quanto costa una settimana in Albania
- Costo di un ombrellone a Valona
- Valona, gita in barca a Karaburun-Sazan
- Dove andare al mare a Valona: le spiagge migliori
- Le strade dell’Albania
- Consigli su dove mangiare a Valona e dintorni
- Come si mangia in Albania
- Valona, le spiagge più belle
- Cerca un hotel a Valona
Abbiamo alloggiato tutti e sette i giorni a Valona (Vlore), la città portuale situata lungo la costa meridionale, all’inizio della cosiddetta Riviera Albanese, alla quale si arriva partendo da Brindisi (l’alternativa è partire da Bari e raggiungere Saranda, altra città portuale situata più a sud sulla stessa costa). Con santa pazienza, aggiungo: mi auguro che non vi capiti, il nostro traghetto sarebbe dovuto partire alle 23.30, ma alla fine siamo saliti sulla nave alle 2 passate di notte.
Il motivo di ciò è tuttora oscuro: al porto, non essendo l’Albania un paese membro dell’Unione europea, bisogna passare attraverso la dogana per un controllo documentale (o, raramente, anche dell’automobile) e questo rallenta le procedure sia d’imbarco che di sbarco (il controllo è in ingresso e in uscita), ma ciò non giustifica le diverse ore di attesa prima di partire e nessuno ci ha fornito ragguagli o chiarimenti. Al ritorno, comunque, non è successo: abbiamo viaggiato di giorno (molto meglio) e siamo saliti e scesi dalla nave senza alcun problema/ritardo.
Il lungomare di Valona
Una volta giunti a Valona, ci siamo trovati di fronte un lunghissimo lungomare pieno zeppo di locali, ristoranti, bar e hotel, con pista ciclabile accanto al marciapiede e una parte di verde e palme proprio a ridosso della spiaggia e dei suoi numerosi stabilimenti.
Un paesaggio che, sulle prime, può sembrarvi sia come quello di Miami che di Rimini, il che fa di Valona un luogo che sta ancora cercando la sua identità e in cui non respirerete un’atmosfera particolarmente tipica o caratteristica, ma è evidente lo sforzo e l’intenzione di rendersi una meta turistica sempre più attrattiva e un luogo dove i visitatori possono fare base per un tour della costa meridionale.
In città, infatti, si incontrano diversi cantieri e anche utilizzando Google Maps è possibile notare come solo un paio di anni fa non c’erano molte delle strade dove vi troverete a passeggiare.
Dove dormire a Valona
Per quanto riguarda l’alloggio, noi siamo stati all’Hotel Brooklyn, che si trova sul lungomare proprio a qualche centinaio di metri a piedi dal porto. Si tratta di una struttura che mette a disposizione dei suoi ospiti sia delle stanze che dei veri e propri appartamenti, e noi avevamo proprio uno di questi. Situato all’ottavo piano, aveva una bellissima vista su Valona e il suo lungomare, era pulito, grande, funzionale e provvisto di tutto quello di cui potevamo necessitare per il nostro soggiorno.
C’era anche la cucina, ma non l’abbiamo mai utilizzata: abbiamo deciso di usufruire della colazione dell’hotel, che viene servita ogni mattina nella zona ristorante adibita proprio sul lungomare. Niente di speciale, eh: cornetti, corn flakes, feta, pomodori, cetrioli, qualche rustico locale (che contiene feta), però ne abbiamo apprezzato la comodità; anche perché sì, è pieno di bar, ma insomma non ci sono colazioni straordinarie altrove da provare.
Il soggiorno è stato decisamente piacevole e siamo rimasti molto soddisfatti: la struttura ci ha messo a disposizione anche il parcheggio proprio di fronte l’ingresso dell’appartamento per un prezzo decisamente modico (5 euro al giorno) e tutti erano davvero gentili e disponibili ad accontentare ogni esigenza. Per una settimana abbiamo speso davvero poco: 200 euro a testa.
Quanto costa una settimana in Albania
Capitolo spesa
: essendo un paese con una moneta debole rispetto all’euro e che non ha ancora vissuto il suo boom turistico, si riesce a passare una bella vacanza spendendo molto poco. Davvero molto poco. Il lek albanese vale infatti 0,0087 euro e troverete (quasi) qualsiasi cosa alla metà del prezzo a cui siete abituati in Italia: per fare un esempio banale da fumatrice, un pacchetto di sigarette costa 250 lek, quindi poco più di due euro.
Costo di un ombrellone a Valona
In generale costano poco i servizi, dato che nella maggior parte degli stabilimenti per due ombrelloni e un lettino spendi circa 5 euro, i pasti (la volta che abbiamo speso di più a cena abbiamo pagato 12 euro a testa, mangiando carne o pesce, contorni e bevendo vino) e anche le attrazioni.
Non temete se non avete contanti in moneta locale al vostro arrivo: la maggior parte dei bar, negozi, ristoranti e hotel accettano gli euro (vi danno però, nel caso, il resto in lek). Per cambiare i soldi potete utilizzare uno dei numerosi “change money” presenti in tutte le località turistiche (non si pagano commissioni).
Valona, gita in barca a Karaburun-Sazan
Abbiamo fatto una gita – consigliatissima – con la barca all’isola di Sazan e alla penisola di Karaburun, entrambe disabitate e parte di un parco marino proprio di fronte a Valona, spendendo l’equivalente di 22 euro a testa. La barca parte dal porto dove attracca il traghetto e ci sono a disposizione diverse compagnie che propongono il medesimo “menù”: un’escursione dalle 10 alle 18 con pranzo a bordo, con le due tappe anticipate.
Certo, l’organizzazione non è stata delle migliori e c’erano diversi elementi disturbanti (almeno per me) come musica molto alta a bordo, pochi posti per sedersi fuori e una permanenza troppo breve sia a Sazan che a Karaburun, dei veri gioielli con acqua cristallina, macchia mediterranea, ciottoli e ulivi che fanno ombra ai bagnanti.
Consiglio: scendete il più presto possibile dalla barca per riuscire a racimolare, in entrambe le spiagge, un posto libero, dato che lo spazio a disposizione è ben poco. Altro consiglio: probabilmente se vi recate al porto potete trovare qualche pescatore disposto, dietro pagamento, a portarvi a Sazan o Karaburun e lasciarvi lì per poi venirvi a riprendere.
Se invece volete usufruire di una gita come sopra, la sera passeggiando sul lungomare non avrete difficoltà a trovare numerosi stand informativi delle diverse compagnie dove acquistare direttamente il biglietto per l’escursione.
Dove andare al mare a Valona: le spiagge migliori
Gli altri giorni, come anticipato, siamo andati di spiaggia in spiaggia, muovendoci sempre verso Sud lungo la costa ionica che porta verso Saranda e il confine con la Grecia. Il mare diventa sempre più bello spostandosi da Valona e percorrendo la strada che incontra la catena dei Monti Cerauni, che sorgono lungo la riva orientale del Canale d’Otranto e che si estendono per circa 100 km in direzione sud est-nord ovest.
Il paesaggio è incantevole e – oltre al fatto che di punto in bianco potete godere di un fantastico e inatteso freschetto salendo di quota – facilmente ci siamo trovati in spiagge immerse in favolosi contesti naturalistici o con davanti il mare cristallino e alle spalle montagne imponenti.
Le strade dell’Albania
Naturalmente proprio la presenza delle montagne rende il percorso per raggiungere località quali Radhime, Orikum, Palase, Dhermi o Porto Palermo decisamente poco piacevole per via dei diversi tornanti e delle strade strette. E anche lungo, dato che per pochi km Google Maps vi dirà che la vostra destinazione è magari a più di un’ora da voi.
Voi però non desistete perché è meglio di quello che sembra – per un guidatore mediamente esperto è assolutamente fattibile – e va detta anche un’altra cosa: quando ci informavamo sulle strade dell’Albania prima della partenza sembrava che stessimo per arrivare in un inferno fatto di buche, sterrati, assenza di barriere di protezione e chissà quale altra calamità, invece tutto sommato le strade ci sono sembrate in uno stato più che dignitoso (sì, siamo romani e forse il nostro punto di vista è un po’ alterato su questo).
Consiglio pratico: se vi muovete da Valona verso sud come noi potete utilizzare una strada nuova, costruita da poco, ancora sconosciuta ai più e per questo poco trafficata. La strada si chiama (o così è chiamata, tuttora non ci è chiaro) Bypass e collega Valona con Orikum, consentendo di non passare per la costa, affollata di stabilimenti, ristoranti e hotel.
Consigli su dove mangiare a Valona e dintorni
Lungo quella strada, peraltro, c’è un ristorante dove siamo stati una sera e che consiglio moltissimo: Shpella e Fikut, un posto dove vale la pena cenare (o pranzare, ma di sera è più suggestivo) solo per la splendida vista sul mare e sulle luci di Valona.
Cibo buono, si mangia soprattutto carne, cucinata in vari modi: la mia amica, che è una real carnivora-onnivora, ha ordinato la testina di agnello e ne era molto entusiasta. Noi altri abbiamo mangiato diversi tagli di agnello. Consiglio anche di assaggiare una delle loro zuppe: se cenate lì, anche d’estate la temperatura è piuttosto fresca (giacca caldamente consigliata) e gustare qualcosa di caldo è stato piacevolissimo.
Come si mangia in Albania
Vale la pena una digressione gastronomica, a questo punto. In Albania si mangia, a mio parere, molto bene: la cucina, almeno nella maggior parte dei ristoranti e stabilimenti, è sostanzialmente simile a quella che potete trovare anche in Grecia. Quindi insalata di pomodori, cipolle, cetrioli e feta, zaziki come se piovesse, rustici con formaggio (Byrek), carne e pesce di ogni tipo grigliata (gli albanesi sono in maggioranza musulmani ma poco praticanti, quindi troverete anche il maiale senza problemi e pochissime donne che indossano il velo) e tante patate.
Vi suggerirò un ristorante fra tutti, perché ha una location bellissima con una terrazza e un bel panorama (siamo sempre andati di sera, penso che di giorno sia ancora meglio), ottime pietanze della cucina albanese, un locale dall’aspetto rustico ma arredato in modo molto raffinato e una calda gestione familiare: si chiama Taverna Fevan e si trova a Dhermi, località che trovate subito dopo Palase. Il proprietario è molto gentile e disponibile come le sue figlie e, dato che i tavoli sono relativamente pochi, consiglio vivamente la prenotazione e anche di farvi riservare un tavolo all’esterno con vista.
Come accennato, potrete assaggiare alcuni piatti tipici: alcuni devono essere ordinati in fase di prenotazione perché richiedono una preparazione più lunga (consultate il menù sul sito). Proprio perché è una taverna a gestione familiare, potrebbe capitarvi di cenare in una serata particolarmente affollata e di aspettare un po’ i vostri piatti: abbiate pazienza e godetevi la bellissima atmosfera.
Se invece da Valona andate verso Orikum – piccolo centro dove c’è poco e niente – troverete un lungomare pieno di stabilimenti e ristoranti. A mio parere vale la pena passarci solo ed esclusivamente per pranzare o cenare davanti al mare da Fish House, ristorante con qualche (arrugginitissimo) lettino e ombrellone ma dove il proprietario vi farà respirare un’aria decisamente tipica: si chiama Colombo – o meglio, così si fa chiamare dai turisti sostenendo questa sia la traduzione italiana del suo nome – ed è un simpaticissimo ex professore che vi trascinerà in chiacchiere, vi farà provare i formaggi di sua produzione e il pesce fritto di sua moglie.
Insomma, un locale molto alla buona dove vi alzerete soddisfatti per quello che avrete mangiato, ciucchi per quello che vi avrà offerto da bere (in Albania si usa bere la raki, praticamente una grappa, durante il pasto, e capite bene che con 35 gradi…) e increduli per quello che avrete speso (l’equivalente di 10 euro a persona).
Ultimo ma non da ultimo, se alloggiate a Valona non potete non andare a mangiare in una delle più affollate ma gustosissime bracerie: Taverna Dangellia. Un locale, anche questo molto “alla buona”, dove provare diversi tagli di carne spendendo – anche qui – pochissimo. Consiglio: fatevi mettere ad un tavolo lontano dalle griglie oppure uscirete anche voi belli affumicati.
Valona, le spiagge più belle
Ne abbiamo girate parecchie, ma quelle più belle – come anticipato – si trovano uscendo da Valona. A Valona potete trovare un lungomare pieno di stabilimenti, belli e meno belli, più o meno economici, ma non un mare sensazionale. Un mare comodo e servito se siete una famiglia con figli, magari vicino al vostro alloggio, ma non uno scenario troppo diverso da quello di Rimini.
Una spiaggia dove dovete assolutamente andare è Gjipe Beach: immersa in uno scenario naturalistico incantevole, si può raggiungere solo a piedi una volta lasciata la macchina in un comodo parcheggio. Il percorso è sterrato ma non difficile e dura in media 20 minuti. La spiaggia è provvista di tutto: lettini, ombrelloni, bagni, un chiosco e un piccolo ristorante. Qui il prezzo per una coppia di lettini e un ombrellone è un po’ più alto della media, ma sempre più basso rispetto a quello a cui siamo abituati in Italia. Il mare qui è il più bello e pulito che ho visto in Albania.
Lungo la costa meridionale dell’Albania, nella zona tra Himarë e Saranda, c’è la baia di Porto Palermo e le sue spiagge: un luogo molto suggestivo a livello paesaggistico e dove potrete trovare sia una spiaggia più nota e frequentata che alcune calette e posticini in mezzo alla natura dove trascorrere qualche ora nella quiete (almeno, noi siamo riusciti a trovare un posto tranquillo e con poca gente dove metterci, ma la località è molto battuta dal turismo).
Verso sera siamo andati a vedere il castello Ali Pasha, una fortezza molto affascinante immersa nel verde della vegetazione e nel blu del mare, che lo circonda. Arrivati all’ora del tramonto proprio per ammirarlo con quella luce, lo abbiamo purtroppo trovato già chiuso per le visite e non abbiamo potuto accedere al suo interno. Quindi non fate il nostro stesso errore: andate a vederlo magari in mattinata per poi gustarvi il resto della giornata in spiaggia.
Poco vicino infine, ad Himare, bellissime e consigliatissime le spiagge di Prinos e Potam.
Per concludere questo breve racconto di viaggio posso dire che, in generale, l’Albania è ancora molto selvaggia, sia dal punto di vista naturalistico che urbano, ma anche a livello di strade e infrastrutture. E possiede due volti: da un lato è un territorio ancora, per diverse aree, incontaminato e dove è evidente che finora sono giunti pochi turisti – la mancanza di servizi lo testimonia; dall’altro alcune località, come Valona, si stanno trasformando in dei non-luoghi per via della repentina crescita dell’economia e del turismo, e quindi dei servizi per i visitatori. Che ad agosto, come in qualsiasi altro posto dell’universo, sono già parecchi – ed è altamente probabile che raddoppieranno.
Il mio consiglio, quindi, è di non attendere troppo per sceglierla come meta della vostra prossima vacanza: visitatela prima che arrivi il turismo più selvaggio e che i prezzi si alzino a dismisura, come è successo negli ultimi anni in Croazia o Montenegro.
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