Il nostro bellissimo viaggio-vacanza dell’estate 2014 si è tenuto l’ultima settimana di agosto: sette giorni di base a Lipari, la più grande delle isole Eolie. Il colore blu del mare mi è rimasto nel cuore e l’effetto Lipari è durato diversi giorni dopo il mio rientro nella Capitale!
Viaggio nelle Isole Eolie
Gli argomenti del post
Dove alloggiare a Lipari
Abbiamo affittato tramite booking.com un appartamentino al residence Le Terrazze, situato sul lungomare a circa 700 metri dal porto e quindi dall’inizio del corso principale della città di Lipari.
Ci siamo trovate molto bene, sul lungomare ci sono diversi bar dove fare colazione e la posizione è molto comoda e tranquilla (soprattutto se non amate il caos delle piccole stradine del centro). Una nota a suo favore è stata senza dubbio la posizione dell’appartamentino, a pian terreno ma con balconcino rialzato con vista panoramica rispetto al mare e alla città di Lipari.
Molti preferiscono alloggiare nella frazione di Canneto, molto comoda per chi vuole vivere il mare in tutta tranquillità. Da lì partono anche le barche che fanno il giro delle varie spiagge. Dista 3 km dal centro cittadino di Lipari, per cui ve la consigliamo solo se decidete di affittarvi un motorino per tutto il tempo della vostra permanenza. Canneto è anche più economica, c’è tutto, persino una discoteca, la vita notturna si svolge a Lipari.
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Come arrivare nelle Isole Eolie
Il punto più vicino alle Eolie è Milazzo (provincia di Messina): durante i mesi di alta stagione ci sono corse di aliscafo ogni ora, con due compagnie: Siremar e Usticalines. Per la prima isola che è Vulcano impiega circa 45 minuti, 1 ora per Lipari.
Ci sono aliscafi che partono anche da Napoli, da Messina, da Cefalù e dal sud della Calabria (Tropea, Vibo Valentia, Reggio Calabria).
Per quanto riguarda gli aeroporti, i più vicini sono Reggio Calabria e Catania. Se potete evitate l’atterraggio a Palermo! Noi pensavamo fosse più agevole perché anche dal porto di Palermo partono aliscafi, ma non avevamo tenuto conto del fatto che c’è una sola corsa al giorno e dura 4 ore. All’andata infatti non ci siamo trovati con l’orario e abbiamo dovuto prendere un treno per Milazzo (3 ore). Una faticaccia trovar informazioni utili dei vari porti, molte info le abbiamo acquisite in loco!
A quanto abbiamo capito, è più comodo – anche in termini di tempo – atterrare a Reggio Calabria e prendere l’aliscafo dal porto.
E se pensate di noleggiare una macchina, tenete presente che di domenica è pressoché impossibile lasciarla a Milazzo perché è tutto chiuso, persino in alta stagione! E portarsi la propria a Lipari ha poco senso, perché l’isola è piccola, organizzata con le linee interne. Può essere utile invece noleggiarla lì all’occorrenza o affittare uno scooter.
Visitare l’isola di Lipari
Tra tutte le isole eoliane, resta la mia preferita. L’isola di Lipari consta di diverse frazioni, tutte facenti capo al comune di Lipari (così come le altre isole, a esclusione di Salina). Lipari paese consta di due porti, Marina Lunga e Marina Corta.
Marina Lunga è il porto più importante dell’isola, dove attraccano aliscafi e traghetti che vanno e vengono dal continente e dalle altre isole dell’arcipelago. Da qui inizia corso Vittorio Emanuele II, la via principale, dove troverete di tutto, dai negozi ai locali. Intorno al corso si sviluppa anche il centro storico, di cui la strada più caratteristica è via Garibaldi, che congiunge il castello con Piazza Ugo di Sant’Onofrio, detta “Marina Corta“. Il porto di Marina Corta è più piccolino, da qui partono le barche che fanno i tour e le escursioni delle altre isole.
Cosa visitare a Lipari
A circa metà del corso, salendo per via 24 maggio si arriva al Castello di Lipari, che grazie alla sua posizione sulla vetta del promontorio, domina sul centro storico. La sua costruzione è antichissima. All’interno della cinta è possibile visitare i resti archeologici e la Cattedrale di San Bartolomeo, risalente al 1084 e rimaneggiata nel corso dei secoli, fino al 1861 con la facciata in stile baroccheggiante. Nei pressi, i resti del Monastero del Santissimo Salvatore normanno.
Ospitato nel complesso del castello, il Museo Regionale Archeologico Eoliano, con le sue 50 sale, è uno dei più importanti del Mediterraneo; in esposizione corredi funerari, vasi, cippi, steli tombali e sarcofagi in pietra che testimoniano il culto dei defunti nei secoli.
Degno di nota è anche l’area archeologica parco di Diana e il Chiostro Normanno, di una bellezza disarmante, come la sua storia.
Le spiagge di Lipari
Nelle diverse giornate abbiamo visitato alcune spiagge. Il primo giorno ci siamo servite della linea urbana. La fermata più vicina per noi, anche per fare i biglietti era Marina Lunga; al chioschetto ci hanno dotato di una mappa dell’isola con la posizione delle varie spiagge.
Prima nota: a Lipari si può dire che non esiste sabbia, dotatevi di scarpette, vivrete molto meglio se non siete abituati ai ciottoli!
La linea che abbiamo preso noi partiva da Marina lunga e passando per Canneto arrivava fino ad Acquacalda, il punto più a nord dell’isola. Abbiamo pensato bene di farci tutto il percorso per vederle tutte (dalla strada chiaramente) prima di decidere dove scendere. Ad Acquacalda non ci siamo fermate perché c’era vento di tramontana e le onde più alte. Riscendendo, la secondo fermata è Cave di Pomice, non ci ha colpito particolarmente soprattutto per la presenza dell’eco-mostro, la costruzione dove fino a qualche decennio fa si lavorava la pietra pomice. Ci siamo invece fermate alla spiaggia successiva, Pietra Liscia: la più impegnativa di quelle viste quella mattina, perché per scendere giù alla spiaggia bisogna percorrere un sentiero in discesa, completamente rivestito di bianco (tutta pietra pomice), ma panoramico.
Seconda nota: un paio di scarpette da ginnastica ci avrebbero fatto comodo! Le infradito hanno retto perché resistenti, ma con il caldo il piede tende a scivolare. Per il resto, occhiali da sole e cappellino sotto i 35°al sole sono una mano santa per testa, spalle e occhi.
La spiaggia è scogliosa e piena di ciottoli. Anche qui c’è un eco-mostro, ma meno orribile. Attenzione a farvi il bagno lì nelle vicinanze, come comunica un cartello appeso ci sono delle rimanenze di ferro nelle acque del mare.
Oltrepassando l’eco-mostro c’è una piccola baia molto caratteristica con un chioschetto, attrezzatto anche di una toilette ben tenuta. Da questa parte dell’isola alle 4 del pomeriggio comincia a calare il sole, quindi in caso vi consigliamo di andarci prima per godere dei meravigliosi colori che mare e sole riescono a donare al panorama.
Il giorno dopo abbiamo scoperto che da Canneto ci sono delle barche che portano continuamente persone alle varie spiagge via mare: ne vale la pena in termini di comodità. Inoltre gli organizzatori vi prendono e portano da/a Lipari gratuitamente con un pullmino.
In questo modo abbiamo raggiunto WhiteBeach (da non confondere con Spiagge Bianche di Canneto, sono due nomi differenti). White Beach è un baia con lido attrezzato graziosissimo: nel primo pomeriggio inizia l’animazione e potrete ballare fino a sera!
Altra spiaggia bellissima è la Spiaggia del Coniglio, sempre raggiungibile via mare. La distanza è maggiore, andata e ritorno costa in totale sui 10 euro.
L’ultimo giorno di permanenza sull’isola abbiamo affittato uno scooter per un intero pomeriggio. Ci è costato 20 euro (fino alle 19, poi chiudono). In questo modo abbiamo visitato tutta quella parte di isola che non eravamo riuscite a vedere. Siamo andate alla ricerca di una delle spiagge più belle, quella di Valle Muria. In barca non ci si può arrivare per problemi di smottamenti in alcune parti dell’isola.
Questa spiaggia è quella che ci è costata più fatica in assoluto e anche quella che alla fine, ci è piaciuta meno, forse perché eravamo troppo stanche per godercela.
Per arrivarci si deve percorrere un sentiero in discesa particolarmente lungo e difficoltoso circondate da (bellissima) vegetazione. Il cellulare non prendeva, abbiamo avuto la sensazione che se ci fossimo fatte male saremmo rimaste lì 🙂
Con il caldo siamo arrivate un pezzo d’acqua e senza fiato, soprattutto al ritorno in salita. Insomma, non so se vale la pena, sull’isola ci sono altre spiagge molto più comode, per cui se non fate trekking, potrebbe infastidirvi un po’ il percorso.
Terza nota: per trovare Valle Muria ci siamo ‘perse’ perché non erano ben visibili alcune indicazioni; bisogna seguire le indicazioni per Pianoconte, poi scendere al bivio per monte gallina.
La spiaggia di Valle Muria è una caletta bellina, di ciottoli ma con il bagnasciuga di sabbia rossa. Le tante barche private in mare rendevano l’acqua particolarmente sporca.
Una volta ripreso fiato, abbiamo continuato per un giro panoramico dell’isola: ci siamo fermate in zona Quattropani per fare delle foto panoramiche bellissime di fronte ad Alicudi e Filicudi.
Infine, quando non avete voglia di spostarvi, la spiaggia di Canneto è la meta che fa per voi: la frazione ha un litorale abbastanza lungo, attrezzato ma anche di spiaggia libera.
Dove Mangiare a Lipari
Come potete immaginare ci sono numerosi ristoranti e localini dove poter pranzare e cenare. Tra i migliori: Da Bartolo in via Garibaldi e Ristorante Del Vicolo. Per un primo e un antipasto e qualcosa da bere abbiamo speso sempre intorno alle 20 euro a testa.
La vita notturna
L’unica nota dolente della nostra vacanza è stata proprio la vita notturna. Non volevamo lo stile Ibiza, ma neanche il contrario. Quando siamo andati noi era un concentrato di famiglie e coppie. Noi eravamo due amiche a cui si aggiunto un terzo amico nei giorni seguenti.
Diciamo che, per esperienza, consigliamo almeno di andarci in gruppo. Per la sera; i ritrovi sono soprattutto sul corso, dove un paio di baretti e localini attraggono gente a qualsiasi ora del giorno. Spesso la serata inizia all’ Approdo Wine Bar (via Maurolico, 20), dove ogni sera suonano e cantano live gruppetti di artisti provenienti da varie parti d’Italia. E noi lì si balla e si canta pure.
Due le discoteche attive: il Turmalin, situato sotto i bastioni del Castello, in un suggestivo scenario dove mare e cielo sembrano un tutt’uno. Tappa d’obbligo per i nottambuli e gli amanti del divertimento.
Il Sealight invece è situato a Canneto, incastonato nella baia di Unci, in un altrettanto scenario mozzafiato. Dotata di terrazza con privè, un bar e una piccola area dance con consolle per DJ.