A zonzo per la dotta Bologna

bologna
bellena / shutterstock.com

E pensare che la gita bolognese nacque tutta per caso: sbarcatovi due giorni prima – era l’anno scorso, proprio di questi periodi – e lì dedicatomi solo ai due giorni del convegno (tempo per visitarla, dunque, nemmeno a parlarne), al terzo giorno mentre stavo mettendomi in coda per la consegna del bagaglio all’aeroporto di Bologna, ecco l’annuncio: a causa dell’eruzione dell’Etna della notte precedente, i voli per Catania erano saltati.
Solita ressa al banco, fra ansiose ricerche di informazioni e scene più o meno teatrali di disperazione: per conto mio, accettai a cuor leggero l’offerta del cambio per un volo diretto a Palermo il giorno seguente. In albergo una stanza per me c’era: posai la valigia – erano le dieci e mezza – e decisi dunque di andarmene un po’ a zonzo.

Senza uno straccio di guida, né un programma e men che meno un itinerario, mi lasciai trasportare da ciò che attirava gli occhi. Fu così, fra un vico e un palazzo al centro, complice una gentile bolognese a cui chiesi informazione, giunsi a piazza Maggiore.

Con uno forzo di immaginazione peraltro lieve, se si esclude dallo sguardo la gente che la popola, si giurerebbe di essere piombati in piena età comunale. Palazzo comunale a destra, Palazzo dei Bianchi a sinistra e la Basilica di San Petronio: per me, a cui anni di barocco siciliano e forme normanno-arabe hanno nutrito il senso estetico, è un’architettura tutta da scoprire. Stando a quanto mi dice il ragazzo che interrogo sulla piazza – non è bolognese, ma la conosce bene – gli studenti non attraversano mai la piazza: le leggenda vuole che chi lo faccia non si laureerà mai. Il mio titolo accademico lo conquistai già – ahimè – anni addietro e mi godo quindi “l’immunità dalla maledizione” dirigendomi verso la Basilica. “Fra le più grandi del mondo, la quinta o la sesta” mi dice il ragazzo. Quando ci separiamo lo vedo costeggiare la piazza e non attraversarla. Dev’essere un laureando.

E in effetti a entrarci è impressionante, decisamente maestosa. Non che di arte e architettura sia esattamente un docente, ma il senso di bello e di affascinante la pervade in ogni colonna, in ogni quadro. Qui c’è anche un grosso pendolo, grazie al quale – questo lo avrei scoperto dopo – Cassini dimostrò che era la Terra a girare intorno al Sole.

–> Dove dormire a Bologna. Cerca su Booking.com il tuo soggiorno ideale

Altra tappa obbligata sono le due Torri. Qui cedo e compro una guida in un’edicola nei pressi: non mi va di ammirare un’opera bella, ma perdermene un po’ di storia e magari aneddotica. Infatti sapere che sono veramente antiche (inizio del 1100 !) e che avevano funzioni militare ne spiega la loro struttura grezza, chiusa, possente. Devo smetterla al più presto con le sigarette: i quasi cinquecento gradini mi stavano stroncando ! Ma che vista, dalla Torre dell’Asinello ! Quasi cento metri: Bologna ai tuoi piedi!

Un’altra passeggiatina bellissima è dalle parti della Basilica di Santo Stefano. La chiesa è carinissima e anche questa antichissima: non so se il termine “basilica” abbia a che fare anche con la grandezza, ma ad ogni modo questa non è particolarmente maestosa in fatto di dimensioni: quando visito queste costruzioni mi figuro sempre d’essere al medioevo, per cui sono ben conservate e ben tenute. Pare che da queste parti si veda spesso passeggiare Romano Prodi.

Patio, Santo Stefano - Bologna

E sempre qui si mangia una leccornia che non conoscevo. Si chiama in milleuno modi diversi a seconda di zona e paese, ma universalmente tutti capiscono se chiederete uno “gnocco fritto”, una pasta fritta a base di farina di frumento da accompagnare con salumi e vino. Lambrusco, al meglio.

Un post condiviso da Lestary (@lestary_p) in data:

Da leccarsi baffi, dita e piatto. Uno dei migliori souvenir da portare a casa!

 

–> Dove dormire a Bologna. Cerca su Booking.com il tuo soggiorno ideale

2 comments
  1. salve avrei necessità di mettermi in contatto con voi potreste indicarmi un indirizzo mail dove potervi scrivere?
    Grazie
    Lucia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like