Chengdu
cresce e prospera. Posta a Occidente, in una landa fertile che si trova in una posizione strategica per i trasporti e gli scambi commerciali, la metropoli conta circa 15 milioni di abitanti ed è capoluogo del Sichuan. Il territorio ha da sempre ricoperto un’importanza particolare nella storia dello sviluppo di Chengdu, basti pensare che la zona dove sorge la città viene chiamata “terra dell’abbondanza”. Chengdu è un centro economico di rilievo e sta diventando sempre più nota anche all’estero come meta turistica, per la bellezza della città e per la sua storia che risale a quattromila anni fa. Quest’anno, dal 5 al 7 settembre Chengdu ospiterà il TTM – Travel Trade Market, salonel B2B dedicato al turismo cinese, che vede tra gli organizzatori partner cinesi e IEG – Italian exhibition group spa, nato dall’unione delle forze tra Fiera di Rimini e Fiera di Vicenza.
Cose da fare e vedere a Chengdu
Gli argomenti del post
Un guscio di tartaruga e gli hibiscus sulle mura
Nell’area di Chengdu sono state trovate tracce di due culture dell’Età del Bronzo, chiamate Sangxindui e Jinsha. Chengdu iniziò a essere chiamata così nel IV secolo a.C., quando il re Kaiming dello Stato di Shu ne fece la capitale del suo regno. Era il periodo degli Stati combattenti: Shu fu conquistato dallo stato di Qin. In seguito a questo cambiamento, la città venne molto influenzata dall’opera del famoso stratega Zhang Yi. La leggenda vuole che lo stratega progettò le mura della città basandosi sui segni presenti sul guscio di una tartaruga: per questo ci si può riferire a Chengdu come la città tartaruga.
Il capoluogo del Sichuan viene anche chiamato però città degli hibiscus (rong cheng). Nel periodo delle Dieci dinastie e cinque regni (tra il 907 e il 960 d.C.) il sovrano Meng Chang fece piantare alberi di hibiscus lungo le mura, abbellendole. Il clima della città le rese rigogliose e fiorite, ancora oggi è possibile ammirare i fiori in un viale. Data la particolarità storica legata a queste colorate piante, l’hibiscus è ufficialmente dal 1983 il fiore di Chengdu.
Durante la dinastia Han, si sviluppò il commercio del broccato. In epoca Tang Chengdu diventò un centro culturale importante. In città vissero i famosi poeti Li Bai e Du Fu, esponenti della corrente letteraria che prende il nome proprio dalla dinastia che regnava in quel periodo. Chengdu visse un periodo difficile nel XVII secolo, quando cadde la dinastia Ming e per tre anni i ribelli dominarono la città, fino all’arrivo delle truppe mancesi. Fu capitale della Cina durante la Seconda guerra mondiale, mentre durante la guerra civile fu l’ultima città a rimanere in mano al Kuomintang di Chiang Kai Shek.
Cosa vedere a Chengdu
Ponte Anshun
Anche Marco Polo scrisse di questo ponte coperto. Di notte viene illuminato e offre uno spettacolo imperdibile.
Il Monastero Wenshu
Il più importante monastero buddista del Sichuan. Costruito su cinque livelli, con sale e torri, merita di essere visitato. Al suo interno, un cortile tranquillo dove rilassarsi e osservare le bellezze architettoniche e culturali del posto. Non mancano infatti antichi dipinti e pregiate calligrafie. Si trova in Wenshu Yuan Lu, numerosi autobus cittadini fermano in prossimità del monastero.
JinLi
Una strada di circa mezzo chilometro pedonale, in stile antico. Si tratta di una zona commerciale dove è possibile ammirare gli artigiani locali all’opera e bere un tè nei locali in stile Qing. Una via molto animata, spesso al limite del caotico, molto turistica, dove vengono organizzati festival durante l’anno.
La capanna di Du Fu
La casa dove il poeta di epoca Tang visse e scrisse centinaia di poesie. L’abitazione dell’intellettuale è stata trasformata in un museo con un grande parco di circa ventiquattro acri in cui passare del tempo e, perché no, leggere l’opera del poeta.
Jinsha site museum
Si può visitare il sito archeologico dell’antica cultura Jinsha, risalente a quasi tremila anni fa. Si possono vedere gli scavi e ammirare i reperti nel museo, in particolare le antiche statuine in giada, avorio e bronzo. Il sito è stato scoperto nel 2001 in città.
Monte Emei
Una delle quattro montagne sacre taoiste e buddhiste, condivise da entrambe le religioni. Paesaggi mistici e natura incontaminata. Si incontrano i macachi.
Monte Qincheng e sistema di irrigazione di Dujiangyan
Montagna sacra taoista, dove secondo la leggenda venne istruito il mitico Imperatore Giallo. Si tratta di una zona ricca di bellezze naturalistiche, con cascate e foreste. L’antico sistema di irrigazione risale al 250 a.C. e permette alle acque del fiume Minjiang di confluire in un acquedotto. Fu realizzato per limitare le inondazioni e provvedere al fabbisogno idrico della popolazione. La zona è patrimonio Unesco. Nel 2008 purtroppo, quest’area fu colpita da un devastante terremoto che causò la morte di decine di migliaia di persone e la distruzione di numerose antichità.
E non è tutto: a Chengdu potrete incontrare i panda giganti…ma ve ne parleremo venerdì prossimo!
Come arrivare
All’aeroporto di Chengdu-Shuangliu arrivano voli nazionali e internazionali. Chengdu è raggiungibile anche con i treni veloci dalle principali metropoli cinesi. Dalla stazione ferroviaria partono inoltre convogli per altre destinazioni interessanti in Sichuan, come Leshan, dove è possibile ammirare il Buddha gigante.