Alla scoperta dell’Emilia Romagna con Modena e Reggio Emilia

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di Silvia LisenaTrait d’union fra l’Italia settentrionale e centrale, l’Emilia-Romagna si configura a sua volta come il connubio fra le due rispettive regioni storiche. Territorio di tradizioni culinarie di fama internazionale: dal ragù alla bolognese al prosciutto di Parma, dai tortellini allo gnocco fritto, dalla coppa alla piadina.Ma anche un groviglio di ambienti naturali: dalla Pianura Padana all’Appennino settentrionale, con vette come il Monte Cimone (2165m), senza dimenticare il mar Adriatico nella parte orientale che bagna lidi e valli ferraresi e ravennati.

Cosa vedere a Modena e Reggio Emilia

L’Emilia-Romagna offre una vasta gamma di opportunità per un piacevole soggiorno, ma in questa guida vogliamo portarvi alla scoperta di due meravigliose città che sicuramente sapranno sorprendervi!Scopri le offerte per gli hotel a ModenaScopri le offerte per gli hotel a Reggio Emilia

Cosa vedere a Modena

Capoluogo dell’omonima provincia, questa città vanta un passato storico secolare come sede universitaria, accademica e addirittura ducale.La vostra visita a Modena non può esimersi dal partire dal Duomo, ossia la cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta in Cielo e San Geminiano (patrono), edificato dall’architetto Lanfranco poco prima del 1100 per volere della popolazione in sostituzione della vecchia chiesa che era stata vittima di terremoti, alluvioni e invasioni.

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Foto di Ermanno Ferrarini da Pixabay

La facciata è tipicamente romanica, costruita con materiali derivati da alcuni antichi edifici romani, e presenta nella parte centrale un’allegoria di origine greca per cui la colonna rappresenterebbe l’uomo, visto come essere intermedio tra la bestia (il leone sottostante) e Dio (il soprastante protiro tridimensionale, ossia la Trinità).

Inoltre, vi sono quattro pannelli suddivisi in 12 parti che raffigurano le Storie della Genesi di Wiligelmo, ossia dalla presentazione della figura di Dio in una mandorla fino all’episodio del diluvio universale: essi sono ubicati sopra le tre porte laterali (Porta della Pescheria, Porta dei Principi e Porta Regia – quest’ultima costruita successivamente dai Maestri Campionesi).

L’interno è ornato da rilievi scultorei di fondamentale importanza per lo sviluppo monumentale nell’Italia settentrionale ed inoltre presentano una comprensione assai facilitata in modo da arrivare anche ai fedeli che non avessero ricevuto un’adeguata istruzione e raffigurano vicende tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento.

Accanto al Duomo sorge la Ghirlandina, ossia la torre campanaria o civica, che si configura come l’autentico simbolo della città, con un’altezza di ben 89m. Costruita dai Maestri Campionesi nel XII secolo in stile romanico-gotico, la Torre è stata storicamente sede di forzieri e trofei del Comune, come oggi dimostra la copia della secchia rapita ubicata nell’omonima sala. Altro particolare di straordinaria bellezza sono i capitelli raffiguranti scene ludiche e regali scolpiti nella Stanza dei Torresani al quinto piano. È possibile accedere alla Ghirlandina soltanto previa prenotazione e con visita guidata.

 

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Appena usciti dalla Ghirlandina, sostate un momento nella bellissima piazza che ospita i sopracitati monumenti: Piazza Grande che, assieme a loro, dal 1997 è stata dichiarata Patrimonio UNESCO dell’Umanità. Essa è sede di esposizioni automobilistiche di rilievo (Maserati e Ferrari), mercati artigianali e gastronomici che offrono prodotti tipici locali e regionali, manifestazioni politiche e sociali.Un altro gioiello architettonico modenese è il Palazzo Ducale, edificato nel 1634 in pieno stile barocco, sede della Corte Estense e del Ducato di Modena e Reggio e successivamente dell’Accademia Militare. Si può accedere a Palazzo Ducale esclusivamente nel weekend con visita guidata previa prenotazione online.

 

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Cosa vedere a Reggio Emilia

Situata su un’area geografica completamente pianeggiante, questa città ha origini romane: il nome originario, infatti, è Regium Lepidi per volere del console Marco Emilio Lepido che la collocò lungo la via omonima. Tracce dell’antica romanità si possono riscontrare appieno nell’impianto urbanistico caratterizzato da stradicciuole porticate che collegano alcune piazze, come il Vicolo Broletto che unisce Piazza Prampolini (sede del Duomo e del municipio) a Piazza San Prospero, la via San Carlo e la via Toschi.

 

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E proprio da Piazza San Prospero potrebbe iniziare la vostra visita con un giro all’omonima Basilica dedicata al patrono della città e costruita all’inizio del Cinquecento in una perfetta combo fra stile rinascimentale e barocco.La facciata è caratterizzata dai sei singolari leoni stilofori che ornano il sagrato edificati dallo scultore Bigi, mentre l’interno è in stile neoclassico ornato da varie opere d’arte tra cui spicca il Giudizio Universale di Procaccini.

reggio emilia centro storico
Photo by Dario Veronesi on Unsplash

Una volta terminato il giro, riaccendete il vostro spirito patriottico entrando nel Museo del Tricolore, ubicato all’interno del Palazzo Comunale, che ospita documenti e reperti che testimoniano la magnificenza della storia del nostro Paese, e che è collegato all’omonima Sala in cui il 7 gennaio 1797 si riunirono  i rappresentanti di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara per proclamare la Repubblica Cispadana e definendo quelli che poi sarebbero divenuti i colori della bandiera nazionale. Ingresso gratuito.

 

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Infine, un salto nella modernità con due capolavori architettonici realizzati dal grande Calatrava: Le Vele, un complesso di tre ponti che trasformano il casello autostradale A1 in un museo a cielo aperto, e la Stazione Mediopadana della linea AV Milano-Bologna composta da una successione di 13 portali in acciaio che, con una lunghezza di ben 483m, creano un effetto dinamico ad onda altamente suggestivo.

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Copertina: Photo by Mert Erbil on Unsplash

 

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