Xi’an – Soldati e arcieri, carri e cavalli: l’esercito di terracotta dell’imperatore Qin Shi Huang è una vera armata completa di ogni elemento. Rimasto sepolto per quasi due millenni, l’esercito fu scoperto da un contadino nel 1974 nella Contea di Lintong, poco lontano da Xi’an nello Shaanxi. Yang Zhifa stava scavando un pozzo con i suoi parenti, perché la siccità minacciava le loro colture. Raggiunta una profondità di circa quindici metri, spuntò la testa di uno dei guerrieri. Aveva scoperto, per caso, uno dei siti archeologici più importanti del mondo.
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Le follie dell’imperatore
Il sovrano Qin Shi Huang (260 a.C. – 210 a.C.) è considerato il primo imperatore della Cina ed è ricordato per aver unificato nel 221 a.C. i regni locali fino allora divisi. Era un personaggio particolare. Invecchiando, divenne ossessionato dal concetto di immortalità. Organizzò diverse spedizioni alla ricerca di isole mitologiche dove trovare la soluzione ai suoi crucci e si affidò agli alchimisti, assumendo dosi di mercurio. La sostanza era considerata un vero e proprio elisir di lunga vita, il sovrano lo ingeriva credendo che lo avrebbe condotto all’immortalità. In realtà, come oggi sappiamo il mercurio è un elemento molto tossico per l’uomo. Si ritiene infatti che l’imperatore Qin sia morto proprio per gli effetti dell’avvelenamento da mercurio.
L’imperatore Qin viene considerato un sovrano assoluto, un tiranno che imponeva dall’alto il suo volere. Fece uccidere gli intellettuali che si opponevano al suo pensiero, ordinò la distruzione di tutti gli scritti a eccezione dei trattati tecnici. La Grande muraglia cinese è praticamente nata con lui: l’imperatore decise di collegare tra loro le mura precedentemente realizzate dai singoli stati locali per difendersi dai nemici. Per lui fu realizzato un enorme mausoleo, diventato nel 1987 Patrimonio dell’umanità Unesco. Lì appunto fu ospitato l‘esercito di terracotta che aveva il compito di garantire il prestigio sociale e militare al sovrano anche nell’Aldilà.
I guerrieri: pettinati ed espressivi
L’esercito di terracotta conta circa diecimila unità, suddivise in otto grandi fosse per un’area complessiva di circa venticinque chilometri quadrati. L’area si trova a circa due chilometri dal sepolcro dell’imperatore Qin, nel complesso enorme del suo mausoleo, a trentacinque chilometri da Xi’an. La maggior parte delle statue raffigura guerrieri, figure umane con corazze, finemente caratterizzati nel volto, nella pettinatura. I dettagli sono molto curati, le acconciature ad esempio sono differenti a seconda del rango dei soldati, i volti invece sono di otto generi diversi. Ci sono anche cavalieri, cavalli e carri da guerra. Si ritiene che l’immensa opera fu realizzata in un arco di quarant’anni, servirono si stima 720.000 operai.
Come vedere l’esercito di terracotta
Per visitare il mausoleo del sovrano Qin Shi Huang, il consiglio è servirsi di Xi’an come base. La città è una delle più importanti della Cina, con una storia millenaria e numerose attrazioni. Da qui, in bus o taxi potete raggiungere il sito archeologico, molti hotel inoltre organizzano tour in giornata per visitare il mausoleo, data l’importanza turistica che l’area ricopre.