Roma è un museo che non conosce barriere
. La città e la sua storia contemporanea non vivono soltanto nei musei e nei palazzi, ma soprattutto per le strade. Sono gli street artist ad avere preso il possesso delle mura della città, reinterpretando lo spazio secondo la loro visione creativa.
Alla base di questo dialogo tra arte e vita, tra artista e cittadino c’è Muro, acronimo di Museo di Urban Art di Roma. Quella di Muro è un’avventura creata dall’artista David “Diavù” Vecchiato e grazie all’intervento di diversi artisti di street art si è integrato nella realtà del Quadraro.
Street art al Quadraro di Roma
Il Quadraro pullula di vita e di colori, è il volto di una Roma multietnica, contemporanea e mai ferma. Muro è entrato in questa società, raccontandola e arricchendola. La street art è il modo di esprimersi dei nostri tempi: e al Quadraro aspetta solo di essere scoperta.
Grazie al sito di Muro è possibile tracciare un percorso e partire armati di mappa: il punto di incontro è tra il VI e il X Municipio (zona Quadraro) e il tempo medio di percorrenza è di un’ora circa. Usciti dalla metro A, stazione Porta Furba ci si trova già immersi in questo particolare museo; con un pizzico di curiosità è possibile camminare tra la street art più bella del nostro tempo.
Cosa possiamo scoprire passeggiando per “Muro”? In via Lentuli, l’opera realizzata a quattro mani dall’artista kazaka Dilkabear e dall’artista italiano Paolo Petrangeli.
il Murale di Jim Avignon in via pisoni:
E ancora in via dei Quintili troverete l’opera di Veks Van Hillik:
Il Quadraro si racconta di nuovo con la street art e si fa teatro di un’arte che sa omaggiare la città di Roma e la sua storia.
Beau Stanton, invece, in Via dei Pisoni ha creato un’opera che rappresenta la rinascita del quartiere Quadraro: morte e vita si intrecciano per dare vita a qualcosa di nuovo.
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