Nel cuore della Toscana, tra le dolci colline della Val di Merse, si trova un luogo carico di mistero e leggenda: l’Abbazia di San Galgano, celebre anche per la famosa spada nella roccia. Questo sito, affascinante sia per la sua bellezza architettonica che per la sua storia, è una meta imperdibile per chi desidera immergersi in un’atmosfera mistica e suggestiva.
La leggenda della spada nella roccia
Gli argomenti del post
La spada nella roccia di San Galgano è custodita nella Rotonda di Montesiepi, un eremo circolare costruito sul colle dove, secondo la leggenda, San Galgano visse come eremita. Galgano Guidotti, un cavaliere nato a Chiusdino nel XII secolo, decise di abbandonare la vita mondana e ritirarsi in preghiera e penitenza. In un atto di rinuncia definitiva alla violenza, infisse la sua spada in una roccia, trasformandola simbolicamente in una croce.
Questo gesto rappresenta la conversione del cavaliere e l’inizio della sua vita dedicata alla fede. La spada è ancora visibile oggi, e la sua autenticità è confermata da studi e analisi scientifiche. È un simbolo potente che richiama alla mente le leggende arturiane, ma con una radice profondamente italiana e storicamente documentata.
È plausibile che il mito della spada nella roccia sia pertanto originario della Toscana e che sia stato esportato prima in Francia e da lì, successivamente, innestato nel ciclo bretone di Re Artù.
Il mistero rimane, ma noi invece una certezza ce l’abbiamo, ovvero che l’unica spada nelle roccia presente in Europa sia proprio quella posta nel cuore della nostra Toscana, a soli 40km dalla splendida città di Siena.
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L’Abbazia di San Galgano
Non lontano dalla Rotonda di Montesiepi si erge l’Abbazia di San Galgano, un capolavoro dell’architettura gotica cistercense. Fondata nel 1218, l’abbazia fu uno dei primi esempi di chiesa gotica in Italia e rappresenta un’importante testimonianza della presenza dei monaci cistercensi nella regione. L’abbazia fu costruita con la semplicità e la sobrietà tipiche dell’ordine cistercense, con l’intento di creare uno spazio che favorisse la preghiera e la meditazione.
Nel 1786 un fulmine colpì il campanile della chiesa che a sua volta provocò il crollo del tetto. I monaci decisero di non ricostruire la copertura ma di lasciare la chiesa aperta, trasformandola, dopo la sconsacrazione, in stalla.
Oggi, l’abbazia è in rovina, ma il suo fascino è intatto. Le imponenti mura senza tetto si stagliano contro il cielo, creando un’atmosfera quasi surreale e rendendola un luogo perfetto per chi ama la fotografia e la storia. Passeggiando tra le navate scoperte, si può sentire il richiamo del passato e immaginare la vita dei monaci che un tempo la abitavano.
Di fatto ormai la spada nella roccia di San Galgano e l’abbazia cistercense rappresentano una tappa obbligata per chiunque voglia scoprire uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di significato della Toscana. Questo sito continua ad affascinare i visitatori di tutto il mondo, attirando sia i pellegrini in cerca di un’esperienza spirituale che gli amanti della storia e della cultura.
Costi e Orari di San Galgano
Il biglietto di ingresso si effettua direttamente alle biglietterie dell’Abbazia e al Museo di San Galgano in Chiusdino capoluogo. Il biglietto è unico e dà diritto, indipendentemente da dove effettuato, a visitare entrambi i siti. Di seguito i costi per l’acquisto dei biglietti:
- Intero: 5.00€
- Ridotto: 4.00€
- Famiglia: 15.00€ (Nucleo familiare di 2 genitori e 2 o più figli)
Biglietto Ridotto: Persone con età superiore a 65 anni e fino a 18 anni / Gruppi (superiori a 20 persone) / Studenti con tessera universitaria
Biglietto Gratuito: Disabile / Accompagnatore di disabile / Guida turistica con patentino / Bambini fino a 6 anni / Residenti nel Comune di Chiusdino
L’Abbazia è aperta e visitabile tutti i giorni in orario continuato:
Da Novembre a Aprile 9:00 – 18:00
Maggio e Giugno 9:00 – 19:00
Luglio e Agosto 9:00 – 20:00
Settembre e Ottobre 9:00 – 19:00
Sabato, Domenica e Lunedì di Pasqua dalle 9:00 alle 19:00
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Buongiorno,
altre informazioni su san Galgano e su altri santi toscani le potete trovare nel libro “Benedetta Maremma. Storia dei santi della bassa Toscana” edito dalla Sarnus. Cordiali saluti
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