Una città da scoprire: Novara, tra monumenti storici e delizie gastronomiche

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di Giulia Varetti

Novara è una città abitualmente non considerata turistica, ma una visita al suo centro storico e ai suoi monumenti fa sempre cambiare idea!

Cosa visitare a Novara

 

La cupola di San Gaudenzio

Per iniziare da un punto di vista insolito ma indimenticabile, la si può guardare dall’alto del suo simbolo, la cupola di San Gaudenzio.

La salita sulla cupola prende il via dal campanile della basilica (realizzato nel Settecento da Benedetto Alfieri) dove un ascensore collocato nel vano della “scala infinita” porta all’altezza del sottotetto della basilica di San Gaudenzio: qui si arriva nella “sala del compasso”, che prende nome dallo strumento utilizzato dall’architetto Alessandro Antonelli e dalla sua squadra di cantiere per disegnare gli arconi in mattoni su cui si appoggia la cupola (il compasso è visibile, insieme ad apparati fotografici e video). Sì, perché la cupola è uno straordinario pantheon neoclassico letteralmente appoggiato, su quattro coppie di archi, sulla basilica cinquecentesca. Un’opera straordinaria e leggerissima, composta quasi completamente di mattoni (più di due milioni!), che raggiunge i 121 metri di altezza e che occupò buona parte della vita dell’architetto celebre per la Mole Antonelliana di Torino: la cupola venne inaugurata, dopo 44 anni di cantiere, nel 1888. La salita fino alle balconate esterne (al momento non si sale oltre i 45 metri) è emozionante e consente di vedere dall’alto i punti monumentali principali di Novara, le risaie circostanti (diverse in base alla stagione), la catena delle Alpi a nord e, nelle giornate più limpide, Milano dominata dalla Madonnina del duomo. Vicinissima, è invece Casa Bossi, “il più bel palazzo Neoclassico d’Italia”, anche questo firmato Antonelli.

 

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La Basilica di San Gaudenzio

Sotto alla cupola (letteralmente) c’è la Basilica di San Gaudenzio, che ospita le spoglie del santo patrono, primo vescovo della città nel IV secolo festeggiato il 22 gennaio con la “cerimonia del fiore”, una processione civica che porta in basilica i mazzi di fiori in ferro battuto policromo del lampadario (il resto dell’anno lo si vede ricomposto in chiesa) a ricordo del miracolo floreale avvenuto all’incontro tra San Gaudenzio e Sant’Ambrogio di Milano. Sempre in basilica si possono osservare la colossale statua del Salvatore originale (oggi sulla sommità della cupola c’è una copia), il meraviglioso polittico di Gaudenzio Ferrari con, tra gli altri santi e vescovi, proprio San Gaudenzio, i teleri sulla vita di San Gaudenzio firmati dai Fiammenghini (nella cappella del Santissimo) e cappelle affrescate con opere di Moncalvo, Morazzone, Tanzio da Varallo e molti altri. Da dentro la basilica non si può dimenticare di volgere il naso all’insù per stupirsi della cupola vista dall’interno.

 

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La Cattedrale di Santa Maria Assunta e il chiostro della canonica

Immaginandoci di esplorare Novara seguendo il panorama visto dalla cupola, partiamo dal duomo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, anch’esso oggi nelle forme neoclassiche date da Alessandro Antonelli in una fase ottocentesca di rifacimento del centro storico cittadino. L’edificio è già monumentale così, ma dobbiamo immaginare che è solo un quarto del progetto dell’Antonelli, che prevedeva al posto dell’antico duomo romanico una struttura a croce greca (quello che si vede oggi è solo uno dei quattro bracci e si vede benissimo il non-finito all’altezza dell’attuale abside). Nel quadriportico del duomo si può vedere il battistero, l’edificio cristiano più antico di Novara, paleocristiano nella parte più bassa e con cicli decorativi di almeno quattro periodi diversi. Dietro al duomo, invece, è suggestivo il chiostro della canonica con la collezione lapidaria che racconta la Novara romana (qui sono ospitati anche i Musei della Canonica, che meritano una visita).

 

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Teatro Coccia

Il grande edificio giallo poco distante dal duomo è il Teatro Coccia (dalla cupola si vede anche la sua cupola, che dalla strada non è visibile), il secondo teatro di tradizione del Piemonte dopo il Regio di Torino, dalla storia ormai secolare, essendo stato inaugurato nel 1888 da Arturo Toscanini.   Il cartellone è ricchissimo e diversificato e l’interno del teatro è davvero di un’eleganza d’altri tempi. Per chi volesse uno spuntino veloce pre o post-spettacolo o una cena stellata, nel foyer da qualche tempo c’è Cannavacciuolo Café & Bistrot.

 

Piazza Martiri,  il Castello Visconteo Sforzesco e il Palazzo della Borsa

Accanto al teatro si apre Piazza Martiri, sulla quale si affacciano il Castello Visconteo Sforzesco (sede di mostre temporanee di richiamo) e il Palazzo della Borsa dove ogni lunedì mattina, nella sala contrattazioni, si decide il prezzo del riso sul mercato.

castello novara

 

Il Broletto, cuore medievale di Novara

Passeggiando sotto i portici si arriva in pochissimo al Broletto, cuore della città medievale di Novara, dove è allestita la Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni e dove, nel Salone dell’Arengo, si svolgono importanti mostre temporanee. Il complesso, costituito da quattro palazzi diversi (Palazzo dell’Arengo, con un importante fregio duecentesco, Palazzo del Podestà, decorato in cotto, Palazzo dei Paratici, con loggetta settecentesca, e Palazzo dei Referendari con addossato un suggestivo scalone) è il punto di partenza del mercato medievale, che arrivava fino alla vicina Piazzetta delle Erbe.

 

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Le mura romane

Poco lontano, al cosiddetto “angolo delle Ore” si trovano i resti delle fondamenta di una delle torri medievali: Novara, in età comunale, ne contava un centinaio! Resta ancora in elevato una porzione antica nella vicina torre dell’orologio di Palazzo Natta. Archeologicamente parlando, in questo punto siamo nell’area di incrocio tra cardo e decumano della Novaria romana: Corso Cavour e Corso Italia sono ancora oggi due vie frequentatissime nel centro storico! Proprio in un tratto di Corso Cavour si vedono i resti (ce ne sono altri visibili in città) delle mura romane. I grandi viali che circondano il centro storico sono invece la traccia delle mura cinquecentesche, i cosiddetti baluardi, realizzati dagli Spagnoli e durante la cui costruzione venne distrutta la paleocristiana basilica di San Gaudenzio, poi ricostruita nel punto di partenza del nostro tour.

 

Dove mangiare prodotti e piatti tipici della tradizione novarese

Tappe enogastronomiche? Una d’obbligo ad assaggiare i tradizionali Biscottini di Novara, realizzati già dal Cinquecento solo con farina, uova e zucchero: il Biscottificio Camporelli, in pieno centro, ne continua la tradizione, per trovarlo basta lasciarsi guidare dal proprio naso! Sono i biscotti che hanno ispirato i celebri Pavesini!

Se invece amate di più il salato, non può mancare il riso: per un risotto o per la tradizionale paniscia novarese ci si può affidare al Circolo della Paniscia e ai tanti ristoranti e bistrot del centro. Per il salame della duja (conservato sotto grasso) e per il celebre gorgonzola, invece, perché non fare un salto ai Tavoli in Salumeria Moroni?

 

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Come raggiungere Novara

La città è perfettamente collegata con la rete autostradale, con la linea ferroviaria Torino Milano e a pochissimo da Malpensa con navette sempre attive. Se arrivate in auto, approfittatene per fare scorta di riso in una delle aziende agricole/riserie poco fuori Novara e, se volete del vino locale, le Colline Novaresi sono il vostro posto ideale!

 

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